Un clamoroso dietrofront costa a José Mourinho la panchina. “Lo Special One” non sta vivendo un momento particolarmente brillante
La finale persa a Budapest e il sesto posto in campionato con la Roma non sono di certo risultati degni di nota per uno abituato a vincere. Ora oltre al danno arriva anche la beffa per il portoghese.
La finale di Europa League ha privato la Roma di Mourinho di alzare al cielo il secondo trofeo internazionale in due anni. Colpa degli errori sotto porta dei giallorossi ma anche e soprattutto dell’arbitraggio di Taylor. Rigore non dato, cartellini invertiti ed espulsioni mancate. Il fischietto inglese ha consentito al Siviglia di portare a casa la sua settima Coppa Uefa/Europa League, condannando i capitolini.
José Mourinho non ha accettato di buon grado il risultato del campo, tanto da scendere nel garage della Puskas Arena dopo il match per incontrare proprio Taylor. Screzi dai due che risalgono ai tempi della Premier League e che si sono acuiti dopo mercoledì scorso.
La Uefa ha aperto un’inchiesta sul comportamento del portoghese, con la forte possibilità di arrivare ad una maxi squalifica in vista del prossimo anno. La Roma ha strappato grazie alla vittoria contro lo Spezia il pass per la prossima Europa League e probabilmente dovrà fare a meno del proprio tecnico nelle prime uscite.
Mourinho, i fatti di Budapest lo condannano: Il Psg ora gli preferisce Luis Enrique
Ad oggi sembra sempre più probabile la permanenza di Mou sulla panchina giallorossa anche perché a Budapest rischia di aver perso di più di un semplice trofeo. Secondo quanto riferito dalla stampa francese, infatti, Al-Khelaifi non ha particolarmente gradito le proteste e l’atteggiamento dell’ex tecnico dell’Inter dopo la sconfitta con il Siviglia.
Il nome di Mourinho era in ballo per la panchina del Psg, indicato da Luis Campos (suo vecchio amico e connazionale) come profilo ideale per la panchina. Dopo gli episodi in Ungheria, invece, sembra che la proprietà araba sia intenzionata a virare su Luis Enrique, cercando di imitare quanto fatto dal Manchester City con Guardiola.
Il terzo incomodo in questa corsa, ovvero Zidane, è rimasto indietro per discorsi legati alla piazza, essendo un marsigliese doc, club rivale dei parigini. Per Mourinho, quindi, rimane solo la Roma e il rispetto del suo contratto con i Friedkin, che prevede una naturale scadenza nel giugno 2024.