Il grave infortunio subìto dall’attaccante inglese obbliga la Roma ad intervenire sul mercato: ecco chi può sostituirlo in attesa del rientro.
Ci sono annate fortunate, propizie, gratificanti dal punto di vista personale e dei traguardi di squadra, e poi ci sono stagioni come quella appena conclusa. In cui segni, in tutte le competizioni, un terzo dei gol messi a segno l’anno prima. E in cui il tuo club fallisce il grande appuntamento con la qualificazione alla Champions nonché, e qui entra in ballo una buona dose di sfortuna, la possibilità di alzare un trofeo continentale.
Tutta l’amarezza di una stagione forse negativa ma sicuramente orgogliosa, è nulla in confronto a quanto accaduto a Tammy Abraham quando mancavano appena 10′ alla fine dell’ultima gara di campionato. In lotta per il pallone col bianconero Ampadu, l’inglese cade rovinosamente a terra dopo una torsione innaturale del ginocchio, vittima di un’iperestensione.
Scene di disperazione in campo e diagnosi che non lascia spazio a dubbi: “Trauma distorsivo con lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro“, il gelido bollettino medico emesso dalla Roma. Lo stop sarà lungo, lunghissimo. Si parla di un possibile rientro previsto a Marzo 2024, quando ormai la prossima stagione si sarà giocata per oltre due terzi.
Il club giallorosso, che stava anche prendendo in seria considerazione l’idea di una remunerativa cessione, è ora obbligato ad intervenire sul mercato. Col deludente Belotti che non verrà riscattato, e l’ex Chelsea fuori uso per 9 mesi, Tiago Pinto è chiamato a lavorare di creatività per sopperire alle assenze in attacco.
Tris di nomi per il dopo Abraham: Tiago Pinto pesca in Serie A
Il dirigente portoghese ha già avviato i contatti con tre club di A per garantire da subito a José Mourinho – o chi per lui, visto che la stessa permanenza dello Special One deve ancora essere ufficializzata – un attaccante affidabile.
I candidati sono Beto Betuncal, il bomber dell’Udinese in doppia cifra di gol per il secondo anno consecutivo, M’Bala Nzola, l’angolano dello Spezia a rischio retrocessione, e Boulaye Dia, forse una delle rivelazioni più gradite della stagione appena conclusa.
Per il bianconero friulano c’è da battere la concorrenza del Milan, che già si era mossa sul giocatore lo scorso anno. Per l’attaccante della compagine ligure sarà fondamentale capire se il club retrocederà in B o no: in caso affermativo la trattativa potrebbe essere portata avanti con ottime possibilità di riuscita.
Diverso il discorso sul senegalese della Salernitana, forse il nome più pretigioso dei tre, che oltre ad essere ambìto da diversi club, è anche valutato non meno di 20 milioni dall’ambizioso patron dei granata.