Zanetti, altro che calciatore: quale lavoro avrebbe fatto

Javier Zanetti apre il suo cuore e confessa cosa avrebbe fatto se non fosse diventato un calciatore: la rivelazione è sconvolgente.

Per l’Inter e gli interisti il capitano è da ormai oltre vent’anni uno e uno solo: Javier Zanetti. L’argentino più milanese che c’è va oltre il concetto di bandiera. Arrivato a Milano, sponda nerazzurra, nel 1995, ha giocato con la maglia del suo cuore fino al 2014, vestendo a lungo anche la fascia di capitano, per poi trasformarsi in un dirigente straordinario, l’uomo immagine che ha tenuto insieme l’Inter anche nei momenti più difficili.

Il piano b di Zanetti
La confessione di Zanetti: che lavoro avrebbe fatto (Ansa) – Calcionow.it

Ma cosa avrebbe fatto Pupi se non fosse entrato nel mondo del calcio? La rivelazione è sorprendente. Immaginare Javier lontano dai campi di gioco, o comunque dal mondo del pallone, è quasi impossibile. Si tratta di un paradosso, considerando quanto importante sia stata la sua impronta nel mondo del calcio, a tutti i livelli, fin da quando era un ragazzino.

Eppure, Zanetti a quanto pare era uno dei pochi calciatori che aveva pensato a una strada alternativa, qualora le cose non fossero andate come sperava. Perché nella vita avere un piano b è importante, e dal punto di vista della maturità e della saggezza El Tractor non è mai stato secondo a nessuno.

Pur ambendo a diventare un calciatore professionista, e coltivando questo sogno con un impegno fuori dal comune, il giovanissimo Javier sapeva benissimo che strada avrebbe potuto intraprendere se le cose non fossero andate secondo i piani. E sarebbe stata una strada decisamente lontana dall’immagine con cui si è contraddistinto in tutti questi anni.

Cos’avrebbe fatto Zanetti senza il calcio? La risposta dell’ex Inter è clamorosa

Francamente, chiunque abbia conosciuto Zanetti sul campo o nella sua carriera dirigenziale, fatica a immaginarselo in altre vesti. Avrebbe forse potuto essere un imprenditore di livello, un dirigente in una grande azienda anche al di fuori dell’ambito calcistico.

Il piano b di Zanetti
Altro che calciatore: Zanetti poteva fare questo lavoro (Ansa, Matteo Bazzi) – Calcionow.it

Il physique du rôle non gli sarebbe mancato. Ancor meglio, avrebbe potuto diventare un diplomatico, un mediatore, considerando la sua calma e la sobrietà che lo hanno sempre contraddistinto. La verità, però, è che Javier aveva ben altre cose in mente. E se non fosse diventato un calciatore, si sarebbe probabilmente dedicato… alle costruzioni.

Lui, che non era propriamente un costruttore di gioco, quanto più un equilibratore, a quanto pare si sentiva portato per il creare qualcosa con le sue mani. Lo ha confessato in un’intervista al Corriere della Sera. La sua alternativa, il piano b della sua vita (o forse il piano a), lo avrebbe portato a seguire le orme paterne. E il lavoro di Zanetti senior era il muratore.

Da ragazzino aiutavo mio padre, avrei continuato a lavorare al suo fianco“, ha dichiarato senza troppi giri di parole Javier. Fortuantamente per lui, il papà e lo zio hanno però ricavato un campetto da calcio nel loro quartiere, permettendogli di mettere in mostra da bambino un talento straordinario. E così il giovane Zanetti ha potuto iniziare una carriera che lo ha portato molto lontano, fino a diventare sì un costruttore, ma non di palazzi o case, bensì di trionfi.

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