Continua a far discutere la decisione presa dalla proprietà del Milan di separarsi dalla bandiera Paolo Maldini e dal suo braccio destro sul fronte mercato, Frederic Massara.
La società rossonera ha stupito tutti con una decisione totalmente inaspettata anche all’interno dell’ambiente. Di recente sono arrivate ulteriori critiche sulla scelta di allontanare i due dirigenti.
La stagione che si è appena conclusa ha visto il Milan di Stefano Pioli compiere un leggerissimo passo indietro in Serie A rispetto al percorso di continua crescita che stava effettuando in questi ultimi anni. Dopo lo Scudetto conquistato nel 2021-2022, infatti, ci si aspettava che il Diavolo potesse ripetersi, ma la stagione ha raccontato una realtà ben diversa. Realtà che ha visto il Milan mai vicino al super Napoli di Spalletti.
Altre critiche per RedBird: l’allontanamento di Maldini divide
Nel corso di queste ultime stagioni il Milan si è progressivamente ripreso il posto che gli spettava per natura. La squadra rossonera è passata dal non disputare coppe europee a vincere uno Scudetto e approdare alle semifinali di Champions League nel corso di pochi anni. Se il Milan ha avuto una crescita esponenziale come quella vista, parte del merito non può non essere di chi questa squadra l’ha costruita, ossia Paolo Maldini e Frederic Massara.
Gli scarsi risultati in campionato e la dolorosissima eliminazione in semifinale di Champions League, maturata contro l’Inter, però, hanno gettato ombre sulla bontà del progetto rossonero. Tra le maggiori accuse rivolte ai due, ormai ex, dirigenti rossoneri vi è l’ultimo mercato estivo giudicato non all’altezza delle ambizioni del club.
Sull’operato del duo milanista, infatti, pesano le scelte di Origi, De Ketelaere e altri calciatori divenuti oggetti misteriosi come Vranckx e Adli. Della situazione in casa Milan ha parlato un grande ex: Leonardo.
L’ex allenatore, calciatore e dirigente rossonero, attraverso le colonne del Corriere della Sera, ha commentato la scelta di dire addio allo storico capitano, non risparmiando il proprio disappunto. Ecco le parole del brasiliano: “Come ha detto anche Carlo Ancelotti, il suo licenziamento è mancanza di cultura e di rispetto anche verso i valori dello sport. – prosegue – Per chi è milanista è una mancanza di rispetto verso sé stessi, perché Maldini è il Milan. Questa è una decisione che crea disamore“.
L’ex dirigente del Diavolo ha poi voluto spezzare una lancia in favore dell’ex compagno, reo di aver sbagliato il mercato specialmente con De Ketelaere, ma ricordando che Maldini è comunque lo stesso che ha portato a San Siro calciatori come Maignan, Theo Hernandez e Rafael Leao.
