Scandalo nel mondo dello sport, dove due giocatori sono stati squalificati a vita per delle partite truccate: la notizia è ufficiale.
L’hanno combinata grossa, ma alla fine sono stati scoperti, diversi sono i giocatori coinvolti in questo scandalo clamoroso. La decisione è stata presa in modo definitivo e senza sconti, con pene severe ed in alcuni casi estreme.
Tra i valori dello sport vi è quello della sana competizione, tra i contendenti è inevitabile che l’uno prevalga sull’altro, affrontandosi in modo leale ed al tempo stesso lottando sino all’ultimo istante utile prima di concludere la competizione sportiva, qualunque essa sia.
Nella storia dello sport si sono però verificati diversi casi per cui si è andati contro le regole, come nel caso delle scommesse relative appunto ad incontri sportivi: è capitato di recente in Cina.
Scandalo scommesse, ufficiale: 2 giocatori squalificati a vita
Protagonisti ben 10 giocatori cinesi di Snooker, disciplina del biliardo molto diffusa nel Regno Unito, ma arrivata a livelli di crescita importanti in varie parti del Mondo. Una decisione dura presa dalla Commissione disciplinare appartenente all’organizzazione di eventi di questo sport. I reati commessi riguardano una serie di partite truccate e scoperte nell’ambito di un’inchiesta fatta partire nei giorni scorsi.
Coinvolti ben 10 giocatori nel complesso, ma 2 di essi hanno ricevuto la sanzione più pesante; si tratta di Liang Wenbo e Li Hang, entrambi sono stati infatti squalificati a vita e non potranno più prendere parte ad alcun torneo da adesso in poi, chiudendo anzitempo, e nel modo peggiore possibile, la loro carriera.
Ad ambedue è stata comminata anche una multa di 43 milioni di sterline, corrispondenti a circa 50 milioni di euro. Gli altri 8 giocatori cinesi coinvolti nello scandalo dovranno invece pagare 7 milioni e mezzo, con squalifiche oscillanti dagli 8 anni ai 2 e mezzo.
Per il mondo dello snooker una notizia a dir poco sconvolgente, ma al contempo una scoperta e presa di posizione decisa su chi si serve dello sport per poterci guadagnare in maniera illecita, falsando così la competizione e venendo meno ai principi sportivi che ogni agonista dovrebbe rispettare.