C’è un episodio che lega, in modo quasi indissolubile, l’ex presidente del Milan Silvio Berlusconi e Sinisa Mihajlovic, scomparso qualche mese fa.
E’ scomparso a ottantasei anni Silvio Berlusconi, al termine di una lunga malattia che dopo anni di cure lo aveva consumato. E da quando si è diffusa la notizia della sua morte, hanno iniziato a fioccare gli aneddoti legati alle sue molteplici attività. I più curiosi riguardano senza ombra di dubbio il mondo del calcio.
Dal 1986 al 2017 Berlusconi è stato proprietario e presidente di un Milan che sotto la sua guida ha scalato le gerarchie del calcio internazionale e mondiale. Una sequela impressionante di successi e vittorie che ha fatto del Diavolo la squadra più titolata al mondo.
A partire dai primi anni duemila l’arrivo nel calcio dei fondi sovrani degli stati arabi e di altri investitori ha cambiato ancora una volta le gerarchie del sistema calcio. A soffrire le conseguenze di un innalzamento del livello economico è stato proprio Berlusconi che nel 2017 non ha potuto far altro che vendere la società rossonera.
Ma un anno prima della cessione, tanto sofferta quanto inevitabile, il tycoon si è reso protagonista di un gesto che a distanza di tempo uno dei suoi ex collaboratori ha voluto rendere pubblico. Carlo Garzia, ex collaboratore dell’ufficio studi e comunicazione, ha rivelato l’aneddoto rimasto ai più sconosciuto fino a qualche ora fa.
Quando Berlusconi ‘salvò’ Mihajlovic: l’aneddoto fa impazzire i tifosi
Era la stagione calcistica 2015-2016, il Milan aveva ingaggiato ad inizio estate un allenatore emergente del calcio italiano, Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo, scomparso qualche mese fa a causa di una grave forma di leucemia, non stava ottenendo i risultati che la società si attendeva. La squadra, nonostante alcuni investimenti fatti in sede di mercato, era lontana dal vertice della classifica.
A un certo punto l’amministratore delegato Adriano Galliani e il ds Braida pensarono che l’unica soluzione in quel momento fosse proprio l’esonero di Mihajlovic. Berlusconi, che si trovava a Roma per questioni legate alla politica, ricevette la telefonata dei suoi dirigenti da Milanello celo invitavano a mandare via Mihajlovic.
La risposta del patron fu spiazzante: “Non posso esonerare uno che ha cinque figli!“. Sinisa rimase sulla panchina del Milan fino alla 32/a giornata: per gli ultimi sei turni fu poi sostituito da Christian Brocchi che in quel momento allenava la Primavera rossonera.