Si avvicina la sessione estiva di trattative nella quale entreranno in vigore le ultime modifiche volute dalla Fifa. I dettagli
Il calciomercato resta il periodo più atteso dai tifosi. Le squadre cambiano volto, i siti fanno a gara per dare le notizie per primi. Proprio questa corsa ai click generà sì un giro di soldi rilevante, al contempo le fake-news abbondano, con volti e nick sconosciuti che si improvvisano lanciatori di esclusive senza un minimo di fondamento.
In realtà, le modalità dei trasferimenti negli ultimi anni sono cambiati. Molti calciatori, anche tra i big, preferiscono andare in scadenza di contratto, per cui gli investimenti principali vengono fatti sia sui compensi dei giocatori, sia sulle commissioni degli agenti che sono, a maggior ragione, i burattinai di questo circo così caro agli appassionati.
Il mondo del calcio nell’ultimo decennio ha visto l’ingresso di fondi, soprattutto americani, pronti a sborsare somme altissime, in primis per acquisire club. Nel mirino, oltre alla solita Premier, anche la serie A, basti pensare a RedBird con il Milan. Ora è la volta dell’Arabia Saudita e del Qatar, i cui fondi sovrani allettano i calciatori con offerte milionarie. Il calcio sta cambiano dna, inutile nascondersi.
Via agli affari: cosa cambia per i prestiti
Come scrive calcioefinanza.it, il Consiglio FIFA a inizio 2023 ha reso esecutivi i nuovi regolamenti che normano i trasferimenti in prestito dei giocatori. Parliamo di regole che devono essere recepite dalle singole federazioni, senza possibilità di modifica alcuna.
Quanto imposto da Zurigo, almeno nelle idee dei promotori, mira a favorire l’utilizzo di calciatori giovani, questo anche ad agio delle società che alle spalle non hanno proprietà con molti zeri in banca. In secondo luogo, si vuole evitare che le società più facoltose comprino giocatori, senza poi utilizzarli, solo per negare a potenziali concorrenti il loro tesseramento. Gran parte di queste novità sono già in vigore dal 1° luglio 2022.
L’organizzazione presieduta da Infantino è partita stabilendo un tempo minimo e massimo per prestare un giocatore, vietando poi che un calciatore possa essere girato ad un’altra società da chi l’aveva tesserato in prestito. Non solo. Al fine di evitare legami specifici tra due società amiche, all’interno di una stagione un club si può dare alla stessa società al massimo tre giocatori in prestito. Stessa soglia nell’ottenere calciatori in prestito da un medesimo sodalizio.
Cambia anche il tetto massimo degli atleti che, in totale, possono essere tesserati. Si passerà dagli 8 della stagione appena passata a sette. Nella stagione 2024-2025, i calciatori in leasing non potranno essere più di sei. Giova ricordare che non esiste limite di prestiti per gli Under 21.