La Juventus non giocherà la Conference League: arriva la stangata dalla UEFA, sanzione severa contro i bianconeri.
Si fanno fosche le nubi sulla Juventus. Il futuro europeo del club è seriamente a rischio. Proprio nel giorno in cui la Vecchia Signora sembra voler rilanciare le proprie ambizioni, come confermato dal rinnovo di Adrien Rabiot, uno dei top player presenti in rosa, arriva la stangata più attesa. Una stangata anche più pesante di quanto previsto. L’UEFA ha deciso di punire il club bianconero in maniera esemplare. Altro che patteggiamento: stavolta la sentenza è davvero dura da digerire.
Manca ancora l’ufficialità, e non potrebbe essere altrimenti. Si sapeva che i tempi di investigazione sarebbero stati lunghi per un’inchiesta molto complicata. Il dibattimento non è ancora cominciato, e quindi per poter avere una sentenza definitiva dovremo aspettare, volendo trincerarci dietro il più illusorio ottimismo, almeno la prossima settimana.
Più probabilmente, si avranno notizie certe non prima della seconda settimana di luglio. Considerando i tempi tecnici necessari per poter arrivare a una soluzione della vicenda la Juve non potrà fare ricorso ai giudici UEFA, ma dovrà rivolgersi direttamente al Tas, qualora considerasse la sentenza illegittima.
E la risposta del tribunale dovrebbe arrivare prima del 7 agosto, data del sorteggio dei playoff di Conference. Nell’urna infatti dovrà esserci solo una tra Juventus o Fiorentina. E ad oggi tutto fa credere che le possibilità della Viola siano ben più ampie di quelle del club bianconero.
Juventus, mano pesante della UEFA: fuori dalle coppe e maxi multa in arrivo
Le indagini riguardanti il caso Juventus, seppur collegate con i procedimenti sulle plusvalenze di cui abbiamo a lungo dibattuto in Italia, sono in realtà inerenti all’aggiramento del settlement agreement che lo stesso club aveva stipulato con la UEFA.
Il club si era infatti impegnato, come ricostruito dalla Gazzetta dello Sport, a raggiungere determinati obiettivi finanziari entro una certa data, ottenendo in cambio lo sconto dell’iniziale multa da 23 milioni a soli 3. Ma le cose non sono andate secondo i piani, e a questo punto l’intervento dell’UEFA potrebbe diventare davvero duro.
Non ci saranno sconti né patteggiamenti. Se risulterà una violazione del settlement agreement per cercare di raggiungere gli obiettivi pattuiti, in automatico l’UEFA infliggerà alla Juventus una multa più salata di quella prevista, da 4 fino a un massimo di 23 milioni, eliminando in quel caso lo sconto che il club bianconero aveva richiesto. Una prospettiva non proprio rosea, ma che potrebbe anche essere inasprita da possibili limiti alla rosa e al mercato.
Fin qui lo scenario più probabile. Anzi, quasi scontato, considerando la situazione attuale. C’è però un altro rischio da dover calcolare. Qualora le violazioni dovessero essere ritenute particolarmente gravi dai giudici dell’UEFA dovrebbe infatti arrivare anche la famigerata esclusione del club bianconero dalle coppe europee. Almeno per un anno, ma non è impossibile che la squalifica possa essere allungata anche a due o più stagioni.
In questo caso il club bianconero dovrebbe quindi rinunciare alla partecipazione alla Conference League. Tutto sommato un sacrificio non così grave per molti tifosi e anche per la stessa società. Eppure, dire addio alla terza competizione europea potrebbe avere un risvolto davvero dannoso per l’immagine del club.
Senza punti da aggiungere al proprio ranking, la Vecchia Signora rischierebbe di perdere infatti posizioni proprio alla vigilia del primo Mondiale per Club, un torneo molto prestigioso cui si può avere accesso vincendo la Champions o restando in alto nel ranking. Ad oggi, la Juve sarebbe dentro. Senza Conference, probabilmente potrebbe restare fuori dalla prima edizione della nuova competizione.