Il centrocampista croato, punto fermo da anni della Dea, ha ricevuto una brutta notizia: il provvedimento è ora ufficiale
Dal Chelsea al Milan, passando per lo Spartak Mosca. Fino ad arrivare a Bergamo, dove ormai da 5 anni è l’indiscusso leader del centrocampo orobico. Una carriera niente male quella di Mario Pasalic, talento forse troppo spesso sottovalutato perchè non appartenenente ad una big. Per quanto la stessa Atalanta, con la parentesi della scorsa stagione, ha sempre disputato le Coppe dal suo arrivo, sfiorando anche una storica semifinale di Champions nel 2020.
Costantemente associato a club di lignaggio superiore a quello nerazzurro, il giocatore slavo ha deciso di diventare una sorta di bandiera della società bergamasca. La quale può magari pensare di privarsi di gente come Loookman, Hojlund, Muriel, ma che non ha mai messo sul mercato l’ex rossonero, che pare aver trovato la sua dimensione proprio agli ordini di Gasperini, che gli ha affidato le chiavi del suo centrocampo.
I risultati, considerando anche la grande duttilità del croato, sono sotto gli occhi di tutti: addirittura 13 gol stagionali nel 2021/22, l’anno di gran lunga più prolifico per il nativo di Mainz, in Germania.
Pasalic, la decisione che non ti aspetti: il croato dovrà rinunciarci
Alla vigilia del suo sesto anno col sodalizio orobico però, Pasalic dovrà necessariamente piegarsi ad un provvedimento che, casualmente, ha colpito anche lui. Stiamo parlando di una decisione arrivata direttamente dal Minsitro dell’Interno Matteo Piantadosi, che ha reso noto un provvedimento che si discuteva ormai da tempo: l’eliminazione del numero 88 dalle maglie dei calciatori professionisti. Il motivo è semplice. Il numero in oggetto è un’abbreviazione del saluto ad Adolf Hitler nel codice neonazista.
Il tema è tornato calso, d’attualità, nel recente passato. Nel Derby di ritorno tra Lazio e Roma, giocatosi lo scorso 19 marzo, le telecamere avevano immortalato uno pseudo tifoso laziale, che poi si è scoperto essere un ultrà del Lipsia, con indosso la maglia dei biancocelesti col numero 88 e il nome Hitlerson sulle spalle.
Passato lo sgomento per un’immagine che ha toccato nel profondo la coscienza di tutti – l’individuo è stato poi colpito da una Daspo con estensione internazionale – il Governo Italiano si è messo subito al lavoro. La decisione di bandire il numero 88, come riporta La Gazzetta dello Sport, è arrivata in seguito alla richiesta di ban avanzata da Milena Santerini, coordinatrice nazionale per la lotta contro l’antisemitismo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.
A farne le spese, purtroppo per lui, sara proprio Pasalic, che a Bergamo ha sempre indossato – non per motivi riferibili a becere convinzioni politiche – il numero 88 sulla schiena.