Il numero uno della Liga spagnola si toglie qualche sassolino dalle scarpe commentando l’ultima decisione del club bianconero
Milan, Arsenal, Atletico Madrid, Chelsea, Barcelona, Inter, Juventus, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Real Madrid e Tottenham. Questi i 12 club europei che, nell’aprile del 2021, fondarono il progetto Superleague, un nuovo organismo che sarebbe dovuto essere alternativo all’organizzazione delle competizioni per club sotto l’egida UEFA.
Quello che a tutti gli effetti, agli occhi anche di parecchi tifosi delle medesime società coinvolte, era apparso uno strappo senza precedenti, fu duramente osteggiato da quasi tutti gli addetti ai lavori. Compresi i rappresentanti delle singole leghe europee alle quali i club appartenevano. Tra questi, il numero uno della Liga spagnola, il vulcanico Javier Tebas, fu tra i primi a minacciare sanzioni per i club spagnoli – tre – che avevano aderito al nuovo progetto.
L’idea di un super campionato europeo sovranazionale, che avrebbe cancellato i meriti sportivi nel nome di una ristretta elite di club ricchi e blasonati, trovò la ferma opposizione di tutti. Con grande rammarico dei sodalizi fondatori, perchè il progetto avrebbe portato nelle casse degli stessi milioni e milioni di euro di introit commerciali, la Superleague cessò di esistere veramente appena qualche settimana dopo, con l’uscita in blocco dei club inglesi, e dell’Atletico Madrid, e di quelli italiani, ad eccezione della Juve. A conti fatti restò solo, senza un reale ruolo operativo, l’adesione di Real Madrid, Barcellona e della stessa Vecchia Signora.
Il sarcasmo di Tebas sul fallimento della Superleague
È notizia di qualche settimana fa la volontà, espressa ufficialmente dalla società bianconera ai due colossi spagnoli, di usicre dal disegno della Superleague. Baluardo italiano rimasto in piedi nel progetto nonostante la disastrosa situazione finanziaria e le inchieste della giustizia sportiva italiana, la Juve era rimasta orgogliosamente in sella fino a quando il presidente era stato Andrea Agnelli.
Già co creatore attivo della lega alternativa assieme al suo grande amico Florentino Perez, il nipote dell’Avvocato è ormai uscito definitivamente dall’organigramma societario della Juve. Da qui la quasi immediata mossa di Gianluca Ferrero, neo presidente dei piemontesi, di auto escludersi immedatamente dalla Superleague.
Il suddetto Tebas, già gongolante, non ha perso occasione per fare del sottile sarcasmo a proposito della schiera dei club che ancora credono al nuovo organismo. E che a conti fatti sono solo due: Real e Barcellona. “Questa Superleague sembra una Supercoppa a due. Loro dicono sempre che ci sono altri club pronti ad entrare: voglio proprio vedere….”, il caustico commento del numero uno del calcio spagnolo.