Jakub Jankto è vicino a tornare in Italia al Cagliari, ma l’accoglienza per il giocatore ceco fa subito discutere: ecco cosa è accaduto.
Dopo due anni, Jakub Jankto è pronto a tornare in Italia ed in Serie A per vestire la maglia del Cagliari che ha definito gli ultimi dettagli dell’operazione con il Getafe.
Il giocatore ceco ha trascorso l’ultima stagione in prestito nel suo paese allo Sparta Praga e, pur avendo disputato un anno discreto, non rientra nei piani di Bordalas, tecnico degli Azulones. Il Cagliari ne ha così approfittato e si è accordato con il centrocampista sulla base di un contratto biennale da un milione di euro a stagione con opzione di rinnovo per un’altra stagione.
Nel corso di quest’anno, però, Jankto è salito agli onori della cronaca non per quanto fatto in campo, ma per ciò che è accaduto fuori. Lo scorso febbraio, infatti, tramite il suo profilo Instagram e attraverso un video, Jankto ha fatto coming out dichiarandosi gay, seguendo l’esempio di altri calciatori che hanno cercato di sfatare questo tabù nel mondo del calcio come fatto da Joshua Cavallo, giocatore dell’Adelaide United e primo giocatore professionista a fare coming out come uomo gay.
Ci sono state subito tantissime reazioni a questo coming out, con molti che hanno applaudito al suo coraggio ed ora Jankto è pronto a tornare in Serie A, dove sarà il primo giocatore dichiaratamente gay a calcare i campi del campionato nostrano. Tuttavia, l’accoglienza non è delle migliori per il centrocampista ceco e ci sono state subito polemiche dopo le parole del Ministro dello Sport Abodi, che hanno suscitato parecchia indignazione.
Jankto, le parole di Abodi fanno discutere: sul web monta la rabbia
A margine del suo intervento alla trasmissione 24 Mattino in onda su Radio 24, il Ministro dello Sport Andrea Abodi si è espresso sul ritorno di Jakub Jankto in Italia, con il giocatore che tornerà a giocare in Serie A dopo aver fatto coming out lo scorso Febbraio. Tuttavia, il Ministro dello Sport ha fatto un’uscita molto infelice nei confronti di Jankto affermando che a lui non piacciono certi tipi di ostentazioni, pur rispettando la scelta individuale.
Parole che hanno subito fatto storcere il naso a molti e scatenando la rabbia del web, soprattutto della parte afferente alla comunità LGBTQIA+. In molti, infatti, hanno ricordato ad Abodi come l’orientamento sessuale non sia una scelta e che per alcuni ancora oggi risulta difficile rivelare ciò che si è veramente a parenti e amici, provocando molta sofferenza per paura di non essere accettati.
Altri, invece, hanno fatto notare ad Abodi come fare coming out non si tratta affatto di un’ostentazione, ma di un modo per essere riconosciuti e rispettati in una società che dovrebbe garantire parità di diritti a tutti al di là del proprio orientamento sessuale. Insomma, Jankto ancora non è sbarcato in Italia e si è già sollevato un mare di polemiche anche abbastanza tristi.
E’ difficile credere, infatti, che nel 2023 in Italia si venga ancora giudicati per il proprio orientamento sessuale, quando tutto ciò dovrebbe essere la normalità. La verità, però, è che in Italia sembra di essere rimasti anni luce indietro e per le persone come Jankto vivere nel nostro paese è sempre più difficile, soprattutto negli ultimi tempi.