Grande spavento per un bomber protagonista del nostro campionato: gli ultras minacciano di tagliargli tre dita.
A volte a complicare il mercato delle big del calcio italiano ed europeo possono essere anche episodi che nessuno si sarebbe mai aspettato. Ad esempio delle minacce arrivate dai tifosi nei confronti di un bomber che sembrava prossimo a un trasferimento. A questo punto la sua cessione potrebbe essere bloccata. A quanto pare, infatti, non tutti apprezzerebbero il suo arrivo nella possibile nuova squadra. E non per un discorso di natura tecnica, bensì per un problema di natura politica.
“Ti tagliamo quelle tue tre dita!“, hanno scritto in uno striscione alcuni tifosi, indirizzando il messaggio decisamente minatorio al possibile nuovo bomber della propria squadra. Un messaggio violento e più chiaro di quanto si possa pensare, basato su una questione che non ha nulla a che vedere con il calcio in realtà, ma che purtroppo potrebbe finire per coinvolgere anche il mondo del pallone, complicando i piani di alcune importanti società.
Davanti a una minaccia di questo tipo è infatti chiaro che qualche riflessione in più vada fatta. Perché obbligare un calciatore a trasferirsi in una città in cui non sarebbe benvenuto è assolutamente sbagliato, e potrebbe risultare un clamoroso autogol sia per chi vende che per chi compra.
Minacce al bomber: tifosi in rivolta contro il suo arrivo nella propria squadra del cuore
Protagonista di questa vicenda dai contorni piuttosto controversi è Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo è in uscita dalla Juventus e in questo momento rappresenta la chiave di volta del mercato bianconero. Con la sua cessione, infatti, Giuntoli finanzierebbe non solo l’arrivo di Lukaku, ma anche l’acquisto di un altro potenziale nuovo titolare nella squadra di Allegri.
Peccato che i tifosi del PSG, al momento club più interessato al centravanti ex Fiorentina, non sembrano minimamente contenti del possibile arrivo dell’attaccante serbo. E non per questioni calcistiche.
A frenare l’entusiasmo, per usare un eufemismo, di una parte della tifoseria parigina sarebbe una fotografia scattata da Vlahovic qualche tempo fa in compagnia di due suoi compagni di nazionale, Kostic e Mitrovic. Uno scatto in cui il calciatore si lasciava andare a un’esultanza non priva di significato.
Nell’immagine, i giocatori esultavano infatti mostrando le tre dita, con un saluto ribattezzato in Serbia ‘kuhnen‘ e oggi usato da frange neonaziste nel paese balcanico. Simbolo per secoli di vittoria, o anche della trinità cristiana, al momento è un gesto dal significato politico troppo evidente, collegato con un mondo ultraconservatore che mal si sposa con la parte più progressista del tifo parigino.
E a peggiorare le cose, sempre nella stessa foto, sarebbe stata anche la maglietta indossata dai tre giocatori. Vlahovic e compagni nell’occasione avevano infatti mostrato con orgoglio una t-shirt con una mappa della Serbia. Solo che all’interno dei confini nazionali era incluso anche il Kosovo, paese che ha proclamato la propria sofferta indipendenza nel 2008.
Un’indipendenza che non è mai stata accettata dalla Serbia, che continua a rivendicare quei territori, oggi autogovernati dai kosovari ma sotto il protettorato delle Nazioni Unite, in attesa di una definitiva soluzione del problema.
Problematiche che se in Italia non sono mai state prese in considerazione, a quanto pare stanno molto a cuore a una parte della tifoseria parigina, che non ha alcuna intenzione di esultare per un potenziale ultra-nazionalista e che ha deciso quindi di passare all’azione minacciando di tagliargli le tre dita necessarie per il ‘kuhnen‘. Basterà questo per fermare un affare che sembrava pochi giorni fa in dirittura d’arrivo?