Una vera e propria favola, una impresa che resterà nella storia di un club piccolo, ma con grinta e cuore “da Champions”.
Non chiamatelo calcio estivo. Soprattutto per quei piccoli club che anche solo ai preliminari possono pensare di aver disputato un match di Champions League, magari meritato, sudato sul campo e contro una squadra blasonata, che ha vinto titoli e annoverato fra le proprie fila calciatori dai nomi altisonanti.
Il fascino di queste partite è anche questo. Nomi sconosciuti, calciatori pronti alla partita della vita, giovani che sperano di incassare chiamate da squadre di grande livello, e, soprattutto, storie fantastiche, che meritano di essere raccontate e che possono essere scritte in 90 fantastici minuti di calcio.
Ciò che è accaduto in uno dei tanti match validi per la prossima Champions League ha del clamoroso. Una squadra per molti sconosciuta ha avuto la meglio su un club storico con una prova d’orgoglio e carattere, fra pugni al cielo, lacrime di commozione e la consapevolezza che forse la strada per entrare nei club che disputeranno l’Europa che conta è ancora difficile, ma che un gran pezzo di storia del club è stato scritto.
Una favola “da Champions”: il Klaksvik fa l’impresa
Circa 5 mila abitanti, quasi un paesino delle Far Oer, in cui tutti, ma proprio tutti, avranno alzato le braccia al cielo al termine della partita. Succede questo quando un club di nome Klaksvik riesce a superare il blasonato Ferencvaros. Proprio la squadra dei 34 titoli in patria, che vanta nel palmares titoli in Europa.
Con tre reti nel primo tempo, siglate da Frederiksen, autore di una doppietta, e da Kassi, il Klaksvik firma il blitz in trasferta e avanza in Champions. Guai però a chiamare i giocatori sconosciuti. La squadra che ha firmato la più grande impresa finora nei preliminari può vantare 20 scudetti in una nazione in cui il calcio non è proprio una priorità, ma nella quale proprio per questo motivo partite come quella contro il Ferencvaros racchiudono grandi motivazioni.
C’è inoltre qualche precedente che fa ben sperare. Nelle ultime stagioni il club si era messo in mostra nei preliminari, e nel 2021 alle qualificazioni per l’Europa League fu fermato solo dal Dundalk. Quest’anno, dopo aver superato gli ungheresi, sarà il turno degli svedesi dell’Hacken, pronti ad affrontare una squadra da sogno in arrivo da una nazione di 50 mila abitanti. Mister Magne Hoseth sogna di portarli sempre più avanti, per una favola che non avrebbe precedenti nel calcio moderno.