Anche anni dopo il ritiro dal calcio giocato, Francesco Totti è ancora un personaggio di culto (almeno per una parte degli abitanti della Capitale): ecco cosa è successo durante la sua ultima visita a San Pietro.
Quello di Francesco Totti non potrà mai essere un nome come tutti gli altri, soprattutto a Roma. L’ex calciatore ha indossato per tutta la carriera una sola maglia, quella giallorossa, con la quale ha disputato 25 stagioni, 19 delle quali con la fascia da capitano al braccio, diventando una vera e propria bandiera e un simbolo della squadra della Capitale, che ha portato alla vittoria di uno Scudetto (2000-01), due Coppe Italia (2006-07 e 2007-08) e due Supercoppe Italiane (2001 e 2007).
Con 307 gol in 786 presenze in tutte le competizioni, il Pupone è il miglior marcatore della storia della Roma sia in Serie A, con 250 reti (secondo marcatore di tutti i tempi del massimo campionato dietro Silvio Piola), che nelle competizioni europee (38), e il suo impatto sui giallorossi e sul calcio italiano in generale è stato incredibile.
Calciatore dalla tecnica sopraffina, è stato anche estremamente versatile, ricoprendo in carriera praticamente tutti i ruoli dal centrocampo in su. Regista, esterno, ala, trequartista, seconda punta e perfino centravanti quando, con Luciano Spalletti, è stato tra i primi a riportare in auge il ruolo del falso nueve.
Totti in visita a San Pietro riceve le chiavi della Cappella Sistina
La fama e lo status dell’ex numero 10 della Roma vanno oltre il campo da gioco, che pure non calca in partite ufficiali da sei anni. Nei giorni scorsi lo storico capitano, insieme alla nuova compagna Noemi Bocchi, ha visitato Piazza San Pietro e Città del Vaticano, ricevendo anche una sorpresa speciale. Durante la visita, organizzata dal responsabile delle pubbliche relazioni Matteo Alessandrini e svolta con alcuni amici, al Pupone è stato tributato un onore decisamente importante.
Prima di entrare ai Musei Vaticani, luogo che ogni anno attira milioni di turisti ma che Francesco visitava per la prima volta, Gianni Crea, il clavigero (ovvero “portatore delle chiavi”) del museo ha consegnato all’ex capitano le chiavi della Cappella Sistina, la famosissima cappella del Vaticano la cui volta è stata affrescata da Michelangelo Buonarroti tra il 1508 e il 1512 con capolavori quali la Creazione di Adamo e successivamente il Giudizio Universale sulla parete di fondo, realizzato tra il 1535 e il 1541.
Anche in quest’occasione, Totti ha dato prova della simpatia e del senso dell’umorismo diventati famosi nel corso degli anni chiedendo, una volta chiusa la porta della cappella, “Le lascio attaccate?”.