Crescono i rumors, ma il mancato accordo per i diritti tv dipenderebbe da un aut aut di uno dei tre broadcaster.
Passano i giorni e la quadra su chi trasmetterà, in Italia, le immagini della serie A a partire dal giugno 2024, ancora non si trova. L’accordo attuale infatti terminerà il prossimo 30 giugno, triennio nel quale Dazn ha garantito alle squadre del massimo campionato italiano, oltre 2,7 miliardi di euro. Il nuovo bando, la cui durata è stata portata da tre a cinque anni grazie ad una modifica della Legge Melandri, prevedeva come offerta minima, per non andare a trattativa privata, 1,15 miliardi a stagione.
Manca l’ufficialità, ma secondo Aurelio De Laurentiis le cifre messe nella buste non avrebbero superato i 600 milioni all’anno. Si è andati quindi a trattativa privata, al momento i dialoghi tra le parti, come comunicato nell’assemblea di Lega del 26 luglio, non hanno portato a nulla.
Al tavolo, da un lato siedono i tre concorrenti, Dazn, Sky e Mediaset, dall’altro l’apposita commissione della Lega, presieduta dall’ad, Luigi De Siervo, nominata per portare a casa il bersaglio grosso. Questi i componenti della task force: i presidenti di Napoli e Lazio, Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito; l’ad del Bologna, Claudio Fenucci; il legale dell’Inter, Angelo Capellini; il vicepresidente dell’Udinese, Stefano Campoccia.
Pistocchi sui Diritti tv: “Dazn vuole fare fuori Sky”
Come detto, i presidenti della serie A si sono ritrovati lo scorso 26 luglio, nulla di buono sotto il sole. Il tavolo, tenutosi in videoconferenza, ha illustrato l’esito del confronto in una nota. “Ieri sera (il 25 luglio) la Lega Serie A ha concluso il secondo round di trattative private con la ricezione delle offerte migliorative da parte dei tre broadcaster, DAZN, Mediaset e SKY.
Come previsto dalle norme dell’Invito a Offrire, le offerte ricevute restano valide e vincolanti fino al prossimo 15 ottobre”, si legge nel comunicato. Le parti continueranno a trattare. In realtà la scadenza ultima era stata fissata al 2 agosto, ma quanto pervenuto a Via Rosellini non sarà ritoccato.
A squarciare il silenzio sulla portata delle proposte dei tre broadcaster è intervenuto Maurizio Pistocchi. “Quello che nessuno dice : c’è una sola offerta concreta, quella di #Dazn che arriva a 750mln€ a condizione che #Sky venga tagliata fuori e all’emittente satellitare non vengano concessi neppure gli highlights dei gol”, scrive il giornalista sul proprio profilo twitter.
Secondo l’esperto, la cifra inserita da Mediaset per il pacchetto inerente la gara in chiaro, sarebbe molto più bassa delle richieste stimate, “ma Mediaset viene vista come garante in una situazione nella quale più di una società ha seri dubbi su #Dazn ( che è in pesante perdita in tutto il mondo)”, conclude il post del conduttore.