Inevitabile la dura squalifica: il giocatore ha preso letteralmente a sprangate l’avversario e il Giudice Sportivo non poteva che infliggergli la pesante sanzione.
Il calcio – come tutti gli sport – dovrebbe essere veicolo di valori sani e fungere senz’altro da esempio, fosse soltanto per la sua popolarità anche fra i più giovani, che spesso rivedono nei giocatori un esempio da seguire e uno stile di vita a cui ambire. Perciò ci sono comportamenti che vanno catechizzati in modo ancor più severo, oltre al fatto che di per sé non sono ammissibili.
L’ultimo assurdo episodio si è verificato proprio in Italia, in occasione di un match di Terza Categoria, in Emilia Romagna. Precisamente a San Polo, quando Mehdi Haj Kacem, giocatore della squadra di casa, a fine partita è stato sanzionato dal direttore di gara con il cartellino rosso perché ha cercato di colpire un avversario addirittura con una spranga di ferro.
I tentativi da parte dei compagni di squadra di intervenire per sedare la rissa e soprattutto inibire la reazione veemente e intollerabile del giocatore sono stati inizialmente vani. Poi l’hanno placato. Ciò non è chiaramente servito a limitare i danni della squalifica né a trovare una motivazione al comportamento di Haj Kacem, al quale il Giudice Sportivo ha assegnato una squalifica piuttosto lunga.
Come si legge dal comunicato diffuso, il Giudice Sportivo ha esaminato i documenti ufficiali che dettagliano la situazione. Mehdi Haj Kacem al 49′ di gara, quindi durante il secondo tempo del match, è stato espulso a causa di una doppia ammonizione. Quando la gara era già finita e le squadre si incamminavano per andare negli spogliatoi, Haj Kacem ha tentato di aggredire un avversario con una spranga di ferro.
L’intervento di due compagni di squadra è stato essenziale affinché il giocatore non colpisse l’avversario duramente. L’arbitro nel referto ha specificato l’intenzionalità di procurare un male fisico all’avversario. Perciò la squalifica è stata ancora più dura. Mehdi Haj Kacem dovrà stare lontano dal calcio fino al 31 dicembre del 2023.
Quindi fino alla fine dell’anno non potrà più essere convocato. Secondo il Giudice Sportivo, il “comportamento è del tutto incompatibile con lo spirito del gioco del calcio“. Lo rende ancora più grave il fatto che il gesto sia stato premeditato oltre che violento: il calciatore ha atteso la fine del match.
E poi ha cercato di recuperare una spranga. I danni sono stati limitati soltanto dai compagni che l’hanno fermato. Sanzione esemplare, sperando che non si verifichino ancora episodi così gravi.
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