In Spagna potrebbe verificarsi un avvicendamento inatteso sulla panchina. Ultima conseguenza dello scandalo Rubiales.
Non sembra esaurirsi l’effetto a cascata del bacio in bocca dato dal presidente della federazione spagnola, Luis Rubiales, alla giocatrice Jenni Harmoso. Un gesto considerato al pari di una molestia che l’11 settembre scorso ha portato alle dimissioni dell’ormai ex numero 1 della federazione iberica.
La bufera è scoppiata dopo che la calciatrice della Spagna ha più volte ribadito come l’effusione fosse tutt’altro che consensuale. “Dimissioni? Sì, devo farlo perché non posso continuare il mio lavoro. Prendo questa decisione dopo essermi assicurato che la mia partenza contribuirà alla stabilità che ci permetterà di portare i Mondiali 2030 nel nostro Paese”, ha dichiarato Rubiales.
Con l’addio, Rubiales si è dimesso anche dalla carica di vicepresidente del Comitato Esecutivo dell’Uefa. Quanto accaduto al termine della finale Mondiale, vinta 1-0 sull’Inghilterra, ha avuto ricaduto su tutto il movimento calcistico spagnolo. Anche sul destino della Roja.
Anche De la Fuente al passo d’addio: pronto Marcelino
Come scrive elnacional.cat, resta grande fermento attorno al calcio spagnolo. In particolare, a subire lo stesso trattamento riservato a Rubiales potrebbe essere il selezionatore della nazionale maschile, Luis de La Fuente, in carica da dicembre 2022 dopo le dimissioni di Luis Enrique. L’ex tecnico di Roma e Barcellona infatti, aveva lasciato la nazionale al termine dei Mondiali in Qatar.
De la Fuente era già finito nel mirino della vice primo ministro, Yolanda Diaz. Quest’ultima, oltre a chiedere la testa del ct della nazionale femminile, Jorge Vilda, poi sostituita da Montserrat Tomé, aveva attaccato lo stesso de La Fuente.
L’erede di Luis Enrique infatti, a fine agosto, durante l’Assemblea generale straordinaria della Federcalcio spagnola (RFEF), aveva applaudito Rubiales. Il dirigente, durante il suo intervento, ave affermato ripetutamente “No voy a dimitir!” (“Non mi dimetto!”).
Rubiales a otto giorni da quegli applausi si scusò pubblicamente. La stessa fonte sottolinea come la voglia di aria nuova persista in seno alla federazione. La stessa Tomé, non gradita alle sue giocatrici, sarebbe al passo d’addio. Intanto, è già stato dato il benservito ad Andreu Camps, segretario generale della RFEF.
De la Fuente resta quindi in bilico, nonostante abbia appena vinto la Nations League. Nelle ultime ore però, un nome avrebbe superato tutti i concorrenti. Si tratta di Marcelino García Toral, 58 anni, dimessosi lo scosro 20 settembre dopo appena 7 gare sulla panchina del Marsiglia.
Al momento sono voci, vedremo se a breve anche de La Fuente diventerà l’ultima “vittima” del bacio di Rubiales.
Non perdere nemmeno un colpo scarica l’app di Calciomercato: CLICCA QUI