Il Napoli sta cercando di risalire la classifica in Serie A, ma non mancano le critiche per le prestazioni offerte in questa stagione
La classifica del Napoli parla chiaro e vede i partenopei quarti in classifica a 21 punti e a solo una lunghezza dal Milan, dopo la sconfitta dei rossoneri in casa contro l’Udinese che ha permesso ai campani di rosicchiare altri tre punti ai diretti rivali.
In Champions League le cose stanno andando piuttosto bene, per cui sotto il profilo dei risultati c’è ben poco da rimproverare a Rudi Garcia. Se si analizza, invece, il gioco e l’involuzione della manovra negli ultimi mesi, è chiaro che la squadra si stia esprimendo in maniera molto diversa rispetto a quanto accadeva con Luciano Spalletti in panchina.
Sia in difesa, sia in attacco sembra mancare qualcosa a livello di determinazione e impatto sulle partite. Anche contro il Milan la squadra era riuscita a strappare, quasi d’orgoglio, il 2-2 finale, ma dopo essere andata in svantaggio per due reti.
Nuovo attacco al Napoli: la vittoria non è sufficiente
Contro la Salernitana non c’è stato un dominio territoriale evidente contro una squadra in difficoltà, ma il derby si è tinto di azzurro essenzialmente grazie ai colpi dei singoli, soprattutto di Giacomo Raspadori che pare in forma sfavillante.
Ancora non basta per zittire gli scettici per quanto visto nella prima parte di stagione. Di fatto le critiche non sono mancate anche da parte di Pasquale Salvione sul ‘Corriere dello Sport’.
Il noto giornalista ha definito la partita del Napoli come un compitino svolto dai ragazzi di Garcia. Una pratica scolastica che ha convinto pochissimo gli addetti ai lavori, se non per i tre punti messi in cascina. “Non ha mai alzato il ritmo, mai schiacciato il piede sull’acceleratore, mai regalato un’emozione”, ha scritto Salvione ed effettivamente è un pensiero condivisibile, soprattutto rispetto alla qualità e alla determinazione di quegli stessi calciatori qualche mese fa.
La sensazione è che il centrocampo debba ancora tornare alle giuste distanze e che i singoli debbano ancora recuperare la fiducia di gran parte dell’anno scorso. Di tempo comunque ce n’è per aggiustare il tiro, anche perché il Napoli resta in corsa per tutti gli obiettivi e non ha alcuna intenzione di mollare la presa neanche in Serie A, anche se l’Inter è già avanti di sette punti.