Colpo di scena in Serie A, il club ha deciso di non portare a termine il campionato a causa di alcuni problemi con la Federazione.
L’Italia del calcio continua a navigare in acque tutt’altro che tranquille. Negli ultimi mesi ne sono successi di tutti i colori e chi di dovere sta ancora lavorando sul caso calcioscommesse, una vera e propria piaga che non ha colpito solo giocatori e club ma anche tanti tifosi.
Gli stessi che vorrebbero investire il loro denaro, visto che lo stadio e le pay tv hanno un costo tutt’altro che popolare, in uno sport pulito senza la sensazione di essere essere ingannati. Ora, però, un nuovo terremoto ha deciso di abbattersi sul calcio professionistico.
Non era mai successo che un club di Serie A decidesse di ritirarsi a stagione in corso ma, attraverso un comunicato ufficiale, la società ha confermato il proprio addio al campionato. Adesso le strade sono due: o altri club seguiranno l’esempio oppure la Federazione si darà una mossa e finalmente andrà incontro alle società.
Addio alla Serie A, il club si ritira con effetto immediato
Dalla crisi sanitaria in poi il calcio è cambiato molto, soprattutto in Italia dove i danni economici sono stati incalcolabili per molti club e, a quanto pare, la Federcalcio non avrebbe fatto tutto ciò che è in suo potere per aiutare le squadre. O comunque fornire aiuto nei confronti di quelle più bisognose. Così non è stato e per questo il Pomigliano ha deciso di dare forfait.
Un fulmine a ciel sereno nel calcio femminile che da anni prova ad emergere ma se questi sono i risultati significa che più di qualcosa è andato storto. La squadra con sede a Torre del Greco, in Campania, attraverso un comunicato ufficiale ha annunciato il proprio ritiro puntando il dito contro la Federazione. La stessa che pretende puntualità quando si tratta di pagare ma che allo stesso tempo non riesce a fornire garanzie.
Stanca di tutto questo la compagine di Serie A ha deciso di salutare il terreno di gioco con effetto immediato. Durissima presa di posizione da parte del Pomigliano che, si apprende dal comunicato, non vuole più far parte di un sistema pieno di obblighi e con pochi diritti. Che questo sia l’ennesimo campanello di allarme all’interno di un sistema calcistico che anni presenta più di qualche falla. Intervenire è ora diventato un dovere per tutti.