Il Milan ragiona sul futuro della guida tecnica, ancora più nel mirino dopo il ko interno con l’Udinese. Gli scenari possibili.
Il terzo posto in campionato potrebbe non bastare a Stefano Pioli. Usando la metafora calcistica tra le più note al mondo, “l’allenatore rischia di non mangiare il panettone”. Rossoneri a quota 22 punti, -4 dalla Juventus e sei lunghezze sotto la capolista Inter.
A preoccupare la piazza rossonera e la proprietà, sembra l’incapacità di invertire la rotta in un momento di grande difficoltà. Solo un punto nelle ultime tre gare di serie A, tra cui i ko interni con Juventus e appunto Udinese, oltre al pareggio di Napoli con Calabria&Co che avevano chiuso il primo tempo avanti 2-0.
Martedì sera alle 21 al Meazza arriva il Psg, una ciambella di salvataggio difficile da afferrare. Nel girone F di Champions il Milan è ultimo con due punti in tre gare. Due 0-0 con Newcastle (in casa) e Borussia Dortmund (in Germania), quindi il 3-0 incassato in Francia il 25 ottobre. Senza voler fare i catastrofisti, le aspettative in Via Aldo Rossi erano altre.
Pioli paga due fattori. In primis, un mercato che dopo un buon inizio non ha mantenuto le attese. I tanti, troppi infortuni che hanno condizionato il rendimento rossonero. Proprio per mettere una pezza, il tecnico emiliano contro i friulani ha schierato un inedito 4-4-2, Leao esterno sinistro in mediana e Jovic accanto a Giroud. Esperimento che evidentemente non ha dato i frutti sperati.
L’affondo di Bargiggia: “I giocatori non seguono più Pioli”
La barca rossonera sembra senza bussola. In qualche modo, è lo stesso Pioli ad ammetterlo quando rimpiange l’assenza nello spogliatoio di una guida come Zlatan Ibrahimovic. A Milanello tira una brutta aria, tanto che il capitano, Davide Calabria e Stefano Pioli, il 2 novembre, a 48 ore dalla sfida all’Udinese, hanno portato a cena la squadra. Una sorta di scossa conviviale che non ha fatto centro.
Chi non vede bene la situazione è un esperto di faccende rossonere. Paolo Bargiggia, intervenuto sul canale Twitch di TvPlay, ha lanciato un chiaro allarme. “Pioli ha perso completamente la testa. Il fatto che insistano a far entrare Ibra è una lenta asfissia. Delegittimi l’allenatore che probabilmente non è molto seguito dai suoi giocatori”, ha affermato il volto Mediaset.
Il giornalista nota molta confusione nella guida tecnica, attribuendo al Milan uno status negativo, con pochi eguali in serie A . “Stanno peggio di Juventus e Roma. Pioli ha inventato una cosa senza senso, il 4-4-2”, ha ribadito il conduttore, accusando il tecnico di non aver voluto schierare Adli, sacrificando Leao come quarto di centrocampo.
Pioli: la batosta ad un anno dal rinnovo
Quello tra Pioli e Milan sembrava un legame di ferro. Il tecnico ha rinnovato il 31 ottobre 2022 il contratto in scadenza giugno 2023. Vincolo allungato al 2025, con compenso da 4.1 milioni netti l’anno più bonus. “Il nostro percorso è in pieno sviluppo, vogliamo essere ambiziosi. Adesso sappiamo quanto è bello vincere e quanto lavoro c’è dietro una vittoria”, disse Pioli a Sky dopo la fumata bianca. Frasi che ora sembrano lontanissime.
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