Nuovi aggiornamenti riguardo l’inchieste sulle scommesse: tra gli indagati altri due ex rossoneri, erano nel gruppo Telegram di Fagioli. Ecco tutti i dettagli.
Un allenatore ed un calciatore facevano parte di questa chat. Rivelazione sorprendente riguardo l’inchiesta sul calcioscommesse, che ha portato alla squalifica di Tonali e Fagioli. In attesa del verdetto su Nicolò Zaniolo, emergono nuovi retroscena su altri sportivi che avrebbero effettuato questa pratica. Ecco l’annuncio che spiazza i tifosi: nella chat Telegram di Fagioli c’erano anche due ex rossoneri.
La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo a seguito della denuncia di un 28enne, ex direttore sportivo di un club dilettantistico. A fine ottobre una persone è finita agli arresti domiciliari, le altre sono state punite con l’obbligo della firma: tutte queste sono accusate di usura e prestito di denaro con interessi alti. Ecco il ruolo dell’allenatore e dell’ex calciatore rossonero
Inchiesta calcioscommesse: c’è una nuova accusa, nel mirino due rossoneri
Secondo filone dell’inchiesta della Procura di Brescia che ha iscritto nel registro degli indagati un allenatore ed un calciatore. Entrambi hanno militato nel club rossonero ed hanno condiviso gioie e dolori.
Ecco perché i loro nomi sono stati iscritti nel registro degli indagati. I pm Victoria Allegra Boga e Iacopo Berardi hanno inserito il loro profilo tra i sospettati a causa di usura. Tutti e due sono finiti nel mirino insieme ad altre nove persone. L’Inchiesta della Procura di Brescia è scattata dopo la denuncia di un 28enne, che ha accusato queste persone a causa di usura. Nella deposizione ai carabinieri è uscito fuori anche il nome deigli ex rossoneri.
Si tratta dell’ex allenatore e direttore tecnico del Foggia Ninni Corda e dell’ex calciatore Anelli. Secondo l’accusa, entrambi erano attivi anche in una chat di scommesse illegali dove era presente anche Nicolò Fagioli.
Corda e Anelli indagati per calcioscommesse?
Attraverso il proprio legale, Ninni Corda ha smentito tutto riguardo la presunta inchiesta sul calcioscommesse. Come riportato da Rai News Piemonte, il dirigente ha smentito tutto dichiarando di aver concesso un prestito ad una persona che credeva amica. Non ha mai chiesto tassi di interessi usurari ed ha etichettato come fake news la presenza nel gruppo Telegram per scommesse.