Orsato choc, errore tecnico per la Regola 9 e gara da rigiocare

Episodio particolare nel corso della dodicesima giornata, occhio al regolamento perché Orsato ha commesso un errore davvero clamoroso

Al termine della dodicesima giornata la Serie A va in pausa e lascia spazio alle Nazionali. Sono tante, a questo punto, le riflessioni che si possono fare sul campionato pur mancando ancora tantissime partite.

Episodio Orsato
Occhio a cosa è successo in Genoa-Verona (ansafoto.it) calcionow.it

Nella giornata in cui Inter e Juventus provano a scappare in classifica e Milan, Napoli, Roma e Lazio frenano, è però un match di bassa classifica ad attirare l’attenzione. Occhio perché l’episodio potrebbe creare un precedente scomodo.

È venerdì sera, e a Marassi si gioca Genoa-Verona. Poco prima dell’intervallo Dragusin porta avanti i liguri. Il match terminerà così, con i rossoblu che si portano al tredicesimo posto e condannano il Verona al 19° costringendo gli scaligeri alla quinta sconfitta consecutiva.

Serie A, Genoa-Verona avrebbe potuto aprire un caso: i dettagli ed il precedente

Al 73′ minuto, però, accade qualcosa che scatena le proteste dei genoani. Terracciano colpisce il palo a porta praticamente vuota, andando vicinissimo al pareggio. La dinamica dell’azione, però, fa discutere. Il tiro di Terracciano è arrivato dopo un doppio cross di Faraoni. Il primo, infatti, è stato respinto dall’arbitro Orsato, che di fatto ha passato la palla nuovamente a Faraoni consentendogli di rimetterla al centro dell’area.

Forti le proteste dei calciatori del Genoa che avrebbero voluto l’interruzione del gioco, soprattutto in virtù della regola n.9 del regolamento del gioco del calcio, secondo la quale un gol segnato e convalidato con la palla non in gioco può portare alla ripetizione della partita.

Episodio Orsato
Il tocco dell’arbitro rischia di generare un caso (ansafoto.it) calcionow.it

Esiste un precedente legato a questo stesso tema. Lo scorso aprile, in Serie B, l’arbitro Colombo toccò in area un pallone che favorì il tiro di Morachioli, con conseguente tocco di mano di Caracciolo e calcio di rigore assegnato al Bari. Antenucci lo trasformò regalando i tre punti ai pugliesi tra le proteste dei giocatori del Pisa. In quel caso la dirigenza toscana minacciò anche di presentare ricorso, salvo poi fare marcia indietro accettando l’omologazione della partita.

Non è questo il caso, però. Il regolamento dice anche che il direttore di gara è tenuto a fermare il gioco soltanto quando, dopo il suo tocco, c’è il cambio di possesso o se qualche giocatore può trarre beneficio dal suo precedente tocco. Nessun errore, dunque, da parte di Orsato, che ha gestito bene la situazione nei pochissimi attimi che aveva per giudicarla.

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