In carriera ha vinto ben 42 titoli, ora potrebbe essere punito per un fatto avvenuto in un locale di Barcellona. Gli scenari.
Il 6 maggio scorso ha festeggiato i 40 anni in una cella di una prigione di Barcellona, uno dei momenti nerissimi che il protagonista della nostra storia sta vivendo da quando lo scorso 20 gennaio è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale.
Il nazionale brasiliano, 8 gol in 126 presenze, in Italia ha vinto lo scudetto con la maglia della Juventus, stagione 2016-2017. Con i bianconeri in tutto 33 gettoni, con ben 6 gol, 7 assist e 8 cartellini gialli.
Ultimi minuti giocati, quelli con il Pumas, prima di quanto è avvenuto la sera del 30 dicembre 2022 in un locale di Barcellona dove ha incontrato una ragazza. La donna, poco dopo l’incontro col giocatore, ha esposto denuncia per violenza sessuale. Tra i due, questo è acclarato dai fatti, c’è stato un rapporto sessuale che si è consumato in un bagno del locale. La donna sostiene contro la sua volontà, il calciatore parla di un amplesso consenziente da parte di entrambi i partner.
Dani Alves, esterno di qualità e corsa esploso nel Barcellona, è stato rinviato a giudizio. Da quando è finito in manette, non ha mai lasciato la casa circondariale presso la quale è recluso.
Dani Alves a processo: ecco cosa può accadere
Dani Alves per le accuse contestate rischia fino a 15 anni di carcere. Il prossimo 6 maggio saranno 41 le candeline, di fatto la sua brillante carriera da calciatore può dirsi conclusa. Il calciatore paga il fatto di non aver dichiarato immediatamente quanto avvenuto. Prima alla polizia ha detto di non conoscere la ragazza, poi ha ammesso di averla incontrata. Infine, ha parlato di un rapporto orale. Nell’organo genitale della presunta vittima però è stato rinvenuto il liquido seminale dell’ex calciatore: da qui l’ammissione di aver avuto con la donna un rapporto completo.
Per il suo caso, scrive Dazn, il magistrato aveva fissato una cauzione di 150.000 euro, ma la corte ha stabilito che persistesse il pericolo di fuga, considerata anche la facoltà economica del detenuto, quindi l’uomo non è mai uscito dal carcere.
Il processo vedrà il presunto colpevole in aula il prossimo 3 agosto, un tempo lontano per il talento di Juazeiro. Secondo la legge spagnola, provvedimento modificato e approvato solo un anno fa, per l’accusa mossagli, Dani Alves rischia fino a 15 anni di galera. Al centro del dibattimento, ovviamente, i fatti svoltisi la sera del 30 dicembre. Alves ha sostenuto di aver fatto avvicinare la ragazza, sul posto con una cugina e un amico, da uno dei dipendenti della discoteca, chiedendo alla donna di raggiungerlo nel suo privé.
Dopo i primi approcci, con tanto di ballo ravvicinato, Alves avrebbe proposto alla presunta vittima di spostarsi in un luogo appartato. Ed è nel bagno che sarebbe avvenuto l’amplesso. La ragazza, dopo il fatto, avrebbe raggiunto le persone che erano con lei, scoppiando a piangere. Da lì a pochi giorni la denuncia, l’audizione del giocatore ed il fermo. In aula anche le immagini riprese dalle telecamere interne della discoteca.
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