Il dado è tratto: la decisione è stata presa. A fine stagione ci consumerà il clamoroso divorzio. Ecco tutti i dettagli
C’è poco da fare: è proprio l’annata dell’Inter. La squadra nerazzurra è sempre on fire, anche a bocce ferme.
Nel 5-2 con cui la Nazionale ha asfaltato la Macedonia, vendicando la cocente eliminazione nel play-off per la qualificazione ai Mondiali in Qatar dello scorso dicembre, c’è anche la firma di un nerazzurro.
Matteo Darmian, prezioso jolly difensivo di Simone Inzaghi, ha aperto le marcature con un’incornata sugli sviluppi di un angolo. Un suo compagno di squadra, però, Francesco Acerbi, ha deviato la conclusione dalla distanza di Macedone di Jani Atanasov spiazzando Donnarumma per il provvisorio 3-2 dopo che gli Azzurri si erano portati sul 3-0 grazie alla doppietta di Federico Chiesa.
A scacciare la paura ci hanno pensato Giacomo Raspadori, che conferma il suo feeling con Luciano Spalletti, suo tecnico al Napoli la scorsa stagione, e Stephan El Shaarawy che ha fissato il punteggio sul 5-2 finale.
Dunque, il nerazzurro brilla anche in Nazionale a ulteriore conferma del fatto che Beppe Marotta ha consegnato a Simone Inzaghi le chiavi di una fuoriserie che non ha neanche bisogno del ‘tagliando’. Anzi, la dirigenza meneghina preferisce il ‘taglio’ al riscatto.
Audero, addio Inter a fine stagione: la decisione è presa
Taglio che potrebbe riguardare uno degli acquisti della scorsa estate, anche se arrivato già sulla carta solo per fare da comprimario. A fine stagione si consumerà il divorzio tra l’Inter e il secondo portiere Emil Audero.
Solo panchina fino a questo punto della stagione per l’ex Sampdoria, del resto Yann Sommer non sta facendo rimpiangere Andrè Onana: solidità, esperienza, tanta sostanza e pochi fronzoli blindano la titolarità dell’ex Bayern Monaco tra i pali nerazzurri.
Insomma, l’Inter ha le spalle, pardon, la porta coperta, motivo per il quale la sua dirigenza preferisce non riscattare a fine stagione Emil Audero puntando tutte le sue fiches sul giovane e promettente Filip Stankovic che sotto l’ala dell’esperto numero 1 svizzero potrà crescere per poi eventualmente prenderne il posto in futuro.
Una decisione, quest’ultima, che consentirà al club nerazzurro, aspetto nient’affatto trascurabile, di risparmiare i 7 milioni di euro del riscatto dell’ex Sampdoria. Non una cifra monstre, certo, ma l’Inter di questi tempi non può permettersi di dare un calcio neanche a una manciata di milioni di euro date le sue notorie difficoltà finanziarie.
Insomma, è un’Inter che fa del sapiente mix di esperienza ed esuberante gioventù la pietra angolare su cui costruire i futuri successi e poi il reparto arretrato della ‘Benemata’ è il meno battuto della Serie A: in 13 match sono solo 6 i gol subiti. La strada intrapresa, quindi, è quella giusta: perché cambiare rotta?