Ultimissime Napoli, retroscena su Cassano con Mazzarri. Coinvolto anche il ds, ecco cosa è successo tra l’ex attaccante e il tecnico livornese.
Cosa è successo tra Cassano e Mazzarri? Ecco nuove indiscrezioni che riguardano il rapporto tra l’allenatore e l’ex attaccante che, prima della separazione dalla Bobo Tv, aveva raccontato qualche retroscena su Twitch riguardo l’attuale mister del Napoli, che è stato scelto un po’ a sorpresa come successore di Rudi Garcia.
Quello fra Cassano e Mazzarri è un rapporto particolare. I due, che si sono incrociati nella Sampdoria, non hanno mai legato. C’è un retroscena che riguarda il loro legame, svelato direttamente dall’ex talento di Bari Vecchia che, nella sua carriera, ne ha combinate di cotte e di crude.
Retroscena Cassano Mazzarri, ecco cosa è successo alla Sampdoria
Destini incrociati tra Cassano e Mazzarri. Il tecnico, un po’ a sorpresa, ha trovato squadra durante questa pausa per le Nazionali. Il Napoli, dopo l’esonero di Rudi Garcia, ha scelto di richiamare in panchina l’ex allenatore che ha guidato dal 2009 al 2013 la squadra azzurra. Diverso, invece, la situazione che riguarda Antonio Cassano che si è separato ufficialmente dalla Bobo Tv, insieme ad Adani e Ventola.
In attesa di nuovi progetto con i suoi ex compagni d’avventura, c’è un retroscena interessante che riguarda il legate tra Cassano e Mazzarri avvenuto ai tempi della Sampdoria.
Ecco il racconto dell’ex Bari che, nel suo libro Dico Tutto, ha svelato i dettagli del litigio con l’allenatore.
Sampdoria, litigio Cassano Mazzarri prima del Cagliari: il racconto
Litigio Cassano Mazzarri: ecco cosa è successo in ritiro tra i due ex Sampdoria. Lo racconta Fantantonio nel suo libro.
“Era la mattina di Sampdoria Cagliari. Tutti noi eravamo in ritiro e Mazzarri inizia a parlare della partita insieme a Padalino e Ziegler. Erano sul terrazzo ed il mister aveva la sigaretta in bocca. Io, dalla sala della colazione, inizio ad urlare contro di lui: ‘Basta fumare’. Mazzarri mi sente e risponde male”.
“Io mi alzo e inizio ad affrontarlo ma la porta a vetri è bloccata. I miei compagni mi mantengono. Così decido di lasciare il ritiro e di non giocare. Poi cambio idea e scelgo di andare prima allo stadio. Erano le 11 e la partita è in programma alle 15. Chiamo mio cugino, che arriva con la sua Uno, e mi porta allo stadio. Con me ci sono anche il team manager Ajazzone, il ds Asmini e il mio preparatore Tibaudi. Una volta arrivato allo stadio, mi sdraio su un lettino e mi addormento”.
“Mazzarri era in hotel a fare la riunione tecnica e sulla lavagna svela la formazione con 10 giocatori ed una x che ero io. E poi dice: ‘Non so se Antonio sarà allo stadio, ho litigato con lui’. Una volta arrivati al Ferraris, mi hanno svegliato per fare il riscaldamento. In quella partita ho giocato e fatto un gol e due assist a Marilungo”.