L’ombra del doping aleggia ancora una volta sul mondo dello sport: la notizia sconvolge tutti gli appassionati
Le competizioni sportive, i suoi campioni e i successi non sono l’unico aspetto di cui occuparsi per le federazioni e gli appassionati di tutto il mondo. Spesso le sfide a cui assistiamo dal vivo o in televisione sono inquinate dalle facilitazioni del doping, che alterano la preparazione e le performance degli atleti.
Purtroppo, dopo il boom degli anni ’80 e ’90, le squalifiche e le dure conseguenze che hanno avuto in tutti i movimenti, la questione non è stata risolta e ne stiamo avendo prova anche nelle ultime settimane. Basti pensare ai casi di Paul Pogba e Simona Halep, ma soprattutto agli sportivi coinvolti nel mondo dell’atletica e del ciclismo. La piaga continua ad attanagliare lo spettacolo che va in scena di settimana in settimana e spesso non ce ne rendiamo neanche conto.
Una notizia delle ultime ore rischia di aggravare la situazione, perché è stata scoperta e isolata una molecola capace di aumentare l’ossigeno nel sangue di 40 volte. Si tratta di un’emoglobina molto diversa da quella umana, propria dell’Arenicola marina, un verme d’acqua che è possibile trovare in molte spiagge e che permette a quest’animale, usato per la pesca, di sopravvivere fuori dall’acqua per molto tempo, proprio grazie alla sua capacità di reclutare ossigeno.
La nuova forma di doping rischia di stravolgere il mondo dello sport
I ricercatori ci hanno lavorato per scopi medici, ma di fatto il suo utilizzo sta dilagando come doping di ultima generazione, in forma liofilizzata – quindi in polvere -, permettendo agli atleti che la assumono di aumentare drasticamente il livello delle performance.
I rischi quindi sono enormi, anche perché la sostanza è praticamente impossibile da riscontrare nei controlli antidoping e permette a chi la utilizza di continuare a gareggiare senza condanna.
Il mondo del ciclismo, più degli altri, è in allarme, visto che è lo sport di resistenza per eccellenza, in cui gli atleti mirano da sempre ad aumentare le riserve di ossigeno per vincere. Ne ha parlato in maniera chiara il ricercatore francese Franck Zal: “Un noto ciclista, con un nome straniero, la cui squadra partecipa al Tour de France, mi ha contattato perché voleva un po’ del prodotto”, ha svelato.
Anche nelle palestre, nello sci e nella pesistica il suo utilizzo potrebbe dilagare, e allora viene da chiedersi: la regolarità dello sport è definitivamente in pericolo? Ce lo dirà solo il tempo, con la certezza che gli organi competenti debbano agire al più presto per limitare il fenomeno.