Gli ultimi infortuni durante le soste delle nazionali hanno mandato su tutte le furie i club, ma c’è un retroscena molto interessante
Una tegola tremenda: non potrà giocare per il resto della stagione a causa di un grave infortunio al ginocchio subito durante la partita con sua Nazionale spagnola. E come al solito montano le enormi polemiche sugli infortuni lontani dalla propria squadra, specialmente se si tratta di un calciatore di questo calibro.
Il protagonista del grave infortunio è stato Gavi, che si è rotto il legamento nella sfida fra Spagna e Georgia, valevole per le qualificazioni ad Euro2024. Questo incidente ha provocato un gran bel dispiacere al Barcellona, il suo club di appartenenza, che ha così perso uno dei suoi calciatori più talentuosi per tutto il resto della stagione. Il malessere del club catalano è poi amplificato dal fatto che la partita durante la quale è avvenuto l’infortunio non aveva alcuna rilevanza competitiva per la Spagna che era già qualificata.
Non è certamente il primo caso di episodi del genere: basta pensare a quanto successo nella precedente pausa delle nazionali a Neymar che impegnato con il Brasile si è gravemente infortunato alla caviglia. I club, che spendono milioni di euro non solo per assicurarsi le prestazioni di un calciatore pagandone il prezzo del cartellino ma anche sostenendone annualmente l’ingaggio, sono furiosi ogniqualvolta un giocatore viene convocato dalla nazionale di appartenenza. I rischi di un calciatore in campo sono molteplici e imprevedibili, e considerato l’elevato numero di partite alle quali sono sottoposti questi ragazzi la possibilità di subire un infortunio anche grave è abbastanza alta.
Tuttavia, nel quadro appena descritto c’è un aspetto parzialmente positivo per i club: il Barcellona nel caso Gavi, così come ogni altro club in caso di infortunio in nazionale, riceverà un risarcimento attraverso il “Club Protection Program” della FIFA, un’assicurazione che copre i club per i rischi di infortunio dei loro giocatori durante le partite internazionali.
Questo programma, attivo dal 2012, prevede un massimo di 7,5 milioni di euro di risarcimento per infortunio, calcolato in base a un’indennità giornaliera fino a un massimo di 20.548 euro per un massimo di 365 giorni. Questo importo è determinato in base allo stipendio fisso del giocatore, escludendo bonus o pagamenti non regolari.
Facendo riferimento anche al caso di Neymar, possiamo vedere come il programma di protezione infortuni della FIFA agisca in situazioni parzialmente diverse. “O’ Ney” starà fuori come Gavi per tutto il resto della stagione ma il risarcimento che entrerà nelle casse del suo club, l’Al-Hilal, sarà più alto di quello che verrà versato al Barcellona.
La somma del risarcimento varia, infatti, in base sia alla durata dell’infortunio che allo stipendio del giocatore. E in questo caso lo stipendio di Gavi, 7,5 milioni di euro all’anno, è notevolmente inferiore a quello del brasiliano, 100 milioni di euro annui.
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