Il clamoroso trasferimento dall’Inter al Milan avrebbe completamente scosso gli equilibri in Italia e non solo: come sono andate le cose
Inter e Milan vivono una rivalità cittadina che va avanti da generazioni e che condiziona inevitabilmente il percorso delle due squadre, che le cose vadano bene o male. È inevitabile che chi veste la maglia dell’una o dell’altra debba fare i conti con tutte le pressioni del caso e debba sposare l’identità e i valori delle due società.
Non ci si può sottrarre a questo stato di cose neanche sul calciomercato, dove spesso anche affari convenienti e che avrebbero inciso su entrambe le rose sono stati inibiti dalla pressione e dalle volontà della piazza. Eppure nella storia ce ne sono tanti di casi del genere di più o meno importanti, e comunque alla fine è successo anche ad attaccanti iconici come Ronaldo o Christian Vieri, o negli ultimi anni ad Hakan Calhanoglu.
Poteva succedere anche con un calciatore che ha scritto la storia dell’Inter, anche se le cose con la maglia nerazzurra non sono andate sempre benissimo. Marco Materazzi è un simbolo impossibile da cancellare e ancora oggi si espone in favore della squadra del suo cuore con dichiarazioni al vetriolo e sfottò di vario genere, banalmente come un tifoso innamorato del suo club. Eppure le cose potevano andare in maniera decisamente differente e ora lo sappiamo chiaramente.
Materazzi poteva passare dall’Inter al Milan: la ricostruzione
Era molto prima dei grandi successi con la maglia dell’Inter, dell’affiatamento con José Mourinho e del Triplete conquistato sul campo, anche degli scudetti vinti in serie dai nerazzurri dopo anni di astinenza.
Anzi, Materazzi non riusciva proprio a imporsi nella squadra titolare e faticava anche a difendersi dalle critiche, tanto che un suo addio all’Inter per andare al Milan non era utopia. Ne ha parlato l’ex calciatore e procuratore sportivo Massimo Brambati, ai microfoni di ‘TMW Radio’: “Ho portato il suo contratto firmato e l’ho portato in giro in macchina a Milano”, racconta l’agente.
E aggiunge: “Poi Galliani fece retromarcia, perché la curva non lo voleva. Era molto prima dei Mondiali vinti e Materazzi non giocava titolare con Mancini“. La storia è stata scritta in maniera diversa e alla fine se lo sono goduti i nerazzurri, ma anche la Nazionale italiana con lo straordinario successo del 2006.