L’ex Juventus nei guai, rischia di brutto: chiesta la radiazione

La carriera di un ex Juventus è davvero a rischio: è stata chiesta addirittura la radiazione dal mondo del calcio per lui

L’idea di non poter proseguire la propria carriera non può che gettare nello sconforto chiunque, soprattutto se, almeno apparentemente, si pensa di avere davanti ancora diversi anni per scendere in campo.

chiesta radiazione ex Juventus
Un ex giocatore della Juventus rischia la radiazione – Calcionow.it

La sensazione di rabbia può però diventare ancora più forte se questo rischio non è legato a un grave infortunio, ma a qualcosa di cui si è accusati e per cui ci si è sempre proclamati innocenti.

Questa è la situazione che sta vivendo ora un ex Juventus, che non veste da tempo la maglia bianconera, ma che da tempo sta cercando di dimostrare di non avere commesso il reato che gli viene contestato. La Procura generale dello Sport presso il Collegio di garanzia del Coni non sembra essere però disposta a fare sconti e ha chiesto per lui addirittura la radiazione.

Un ex Juventus rischia la radiazione

Parliamo di Manolo Portanova, 23enne oggi alla Reggiana in Serie B, dove è arrivato in prestito dal Genoa, condannato in primo grado a sei anni di reclusione per violenza sessuale che avrebbe commesso ai danni di una ragazza di 20 anni avvenuta il 30 maggio 2021.

La richiesta avanzata per lui dalla Procura Generale dello Sport è proprio quella di una squalifica di cinque anni, a cui si aggiungerebbe la radiazione dal mondo del calcio.

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Manolo Portanova ha sempre respinto ogni accusa – Foto | ANSA – Calcionow.it

L’istanza è stata presentata dal dal procuratore generale dello sport Ugo Taucer e dal procuratore nazionale Marco Ieradi, che hanno scelto di agire in appello di fronte alla Cassazione della giustizia sportiva italiana. Sulla vicenda si era espresso il Tribunale Federale Nazionale dichiarando il difetto di giurisdizione.

Attualmente il ragazzo sta giocando con continuità, nonostante al momento risulti essere fermo a causa di un infortunio. In questa stagione, infatti, è sceso in campo da titolare in 10 gare ufficiali fra campionato e Coppa Italia segnando tre reti, con un totale di 763 minuti disputati.

Il calciatore ha sempre negato tutto

Fino ad ora Portanova, nonostante la condanna inflitta in primo grado e la richiesta di radiazione, ha sempre negato ogni responsabilità di fronte al reato che gli viene contestato. Pochi giorni dopo la pubblicazione delle motivazioni della sentenza di condanna, il giocatore si era presentato in conferenza stampa insieme al padre Daniele, anche lui con un passato da calciatore, per manifestare apertamente il suo stato d’animo.

Il giocatore aveva sottolineato di non vedere l’ora di poter prendere la parola e dare la sua versione dei fatti. Accettare accuse così pesanti, a suo dire false, è impossibile, soprattutto perché questo influisce anche sulla sua carriera. “Quello che sta accadendo e che leggo mi fa soffrire – aveva deto in conferenza stampa -. Quello che ho ottenuto l’ho fatto da solo, non ho avuto alcun aiuto da mio pappà, nonostante nche lui sia stato un calciatore”.

L’avvocato Gabriele Bordoni era poi entrato nel merito delle motivazioni, prendendo le difese del suo assistito, dando un punto di vista particolare della vicenda: “A volte si può partire da un no in un incontro sessuale, ma ci sono dei comportamenti che possono dare un’idea diversa pur senza dirlo apertamente. Solo dopo la ragazza ha detto di non avere dato alcun consenso”.

Il ricorso presentato dalla Procura sarà esaminato il 19 gennaio 2024.

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