Il Direttore dell’area sportiva dei bianconeri pianifica la prossima stagione partendo dalla sostituzione di Allegri: cosa bolle in pentola
Si era detto che uno dei motivi che avevano spinto Cristiano Giuntoli ad impuntarsi col Napoli per liberarsi dal club azzurro con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza del contratto fosse la grande volontà di lavorare fianco a fianco con Massimiliano Allegri, che all’epoca dell’insediamento del dirigente fiorentino aveva innanzi a sé ancora due anni pieni di contratto.
Sarà la voglia di plasmare la Juve seguendo altre logiche tecniche, sarà la delusione nell’aver constatato che la squadra non regala un calcio particolarmente spettacolare, ma sta di fatto che, a quanto filtra, lo stesso Giuntoli sarebbe il protagonista di un processo di destituzione del tecnico livornese che una parte della piazza bianconera chiede da tempo.
Intendiamoci, se la Juve dovesse clamorosamente conquistare lo scudetto, Allegri potrebbe a pieno titolo esigere non solo il rispetto dell’ultimo anno di contratto, ma forse anche un clamoroso prolungamento. Intanto però, per non saper né leggere né scrivere, l’abile dirigente sta tessendo la sua tela per avviare una rivoluzione che porterebbe ben evidenti le stigmate del suo marchio. Del suo modus operandi, delle sue convinzioni.
Di questo disegno, come avrete capito, Allegri non fa parte. Il grande cambiamento partirà proprio dalla guida tecnica della squadra.
Addio Allegri, Giuntoli tira fuori dal cilindro il nome a sorpresa
L’ex Ds del Napoli ha un pallino che sta seguendo con molta attenzione nel suo splendido cammino che, per ora, sta consentendo alla squadra di inseguire in campionato il milionario PSG ad un solo punto di distanza. Stiamo parlando del Nizza, così abilmente diretto da Francesco Farioli, l’allenatore italiano (toscano come Giuntoli e Allegri) che sta impressionando tutti Oltralpe.
Giovanissimo – appena 34 anni – reduce da una già buona esperienza in Turchia alla guida dell’Alanyaspor – e prima ancora del Karagumuruk, club in cui è passato anche Andrea Pirlo – il nativo della provincia di Lucca sarebbe felicissimo di fare il grande salto in un club italiano. E che club, trattandosi di una società che, se restasse anche nella stagione in corso senza trofei, il prossimo anno sarebbe obbligata assolutamente a vincere.
Le responsabilità non sembrano però spaventare più di tanto l’allenatore italiano, dipinto – e si vede da come fa giocare le sue squadre – come un uomo coraggioso. Che non ha paura della pressione e delle responsabilità. Il nuovo coniglio tirato fuori dal cilindro di Giuntoli ha lasciato ancora una volta tutti a bocca aperta.
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