Le cause di una stagione quale quella attuale un po’ dimessa per il Milan potrebbero trovare fondamento nelle rivelazioni al quotidiano.
“Così si è rotto il giocattolo”, sembra spiegare passaggio dopo passaggio Paolo Maldini a ‘La Repubblica’. In occasione di un’intervista concessa al quotidiano e dopo diversi mesi di lungo silenzio circa un doloroso e severo licenziamento da parte del Milan, la bandiera rossonera ha deciso di farsi avanti e spiegare i retroscena rimasti privati.
Paolo Maldini ha innanzitutto smentito disaccordi con Frederic Massara, al punto che negli ultimi giorni si è parlato di una possibile nuova avventura condivisa all’estero. Al contempo afferma che nessuno dei due abbia mai voluto potere di firma nei vari affari di calciomercato realizzati. Tutti avallati da CEO e proprietà. Proprio circa la proprietà più di qualche incomprensione c’è stata con Gerry Cardinale, che ha comunicato poi il licenziamento alla coppia del mercato del Milan: “Ci parlò di cattivi rapporti nostri con Furlani. Ma io non l’ho mai chiamato per lamentarmi di lui”.
Il club ha ritenuto di non aver raggiunto insieme gli obiettivi preposti, sebbene Maldini sia di un altro avviso, e avrebbe chiesto alla dirigenza di vincere la Champions: “Serviva un piano triennale e per alcuni mesi l’ho preparato con Massara e un amico consulente. L’ho mandato a Gerry, ai collaboratori e a Furlani. Nessuna risposta”.
Maldini fa cadere il castello del Milan? Parole importanti su Pioli
Anche la condivisione di vedute col presidente Paolo Scaroni non è andata a buon fine. Di recente quest’ultimo ha fatto sapere che senza Maldini il gruppo di lavoro al Milan è unito. Su questo punto l’ex giocatore non ci sta e ricorda quando ha visto il patron lasciare lo stadio mentre si pareggiava o si era in vantaggio, “magari soltanto per non trovare traffico”. Invece “era puntualissimo in prima fila per lo scudetto”.
Cadrebbero così molti aspetti “di facciata”, che dall’esterno danno l’impressione di una società in positiva ricostruzione con dei nuovi punti di riferimento, proprio dopo l’addio della coppia Maldini-Massara.
Tuttavia, i risultati al momento non sono troppo rassicuranti nella continuità. E in discussione è finito proprio Stefano Pioli, del quale Maldini ha dichiarato: “Va ringraziato. Ma l’allenatore è fra i più soli del calcio. Dargli compiti che esulano dai suoi, senza sostegno, lo renderà sempre più solo”.
“Maldini non ha fatto altro che certificare quanto sia protetto a livello mediatico il Milan sgretolando in un’intervista il mondo del mulino bianco rossonero”, ha per esempio scritto su ‘X’ Riccardo Fusato, opinionista di sponda nerazzurra. Indubbiamente da questa intervista in avanti ci sono più frammenti chiariti ma molti da cui trarre errori da non ripetere per il Milan.