Novità importante in arrivo a Euro 2024, che potrà rendere felici non solo i tanti appassionati che seguiranno l’evento, ma anche i protagonisti.
L‘appuntamento con Euro 2024 potrebbe sembrare lontano, ma così non è. Proprio per questo gli organizzatori sono al lavoro per predisporre ogni dettaglio e fare in modo che tutte le squadre partecipanti possano rendere al meglio. L’Italia farà certamente il possibile per fare bene, pur essendo finita in un girone ostico che comprende Croazia, Albania e Spagna, ma da campione in carica quale è non vorrà sicuramente sfigurare.
Il calcio deve essere innanzitutto divertimento, sia per i protagonisti sia per gli appassionati, lo è certamente meno se dopo il fischio finale non emergono proteste o perplessità sul risultato finale maturato sul campo. Queste possono essere ridotte al minimo grazie al supporto della tecnologia, che ha cambiato in positivo diversi ambiti della nostra vita, calcio compreso.
A pochi mesi dal via è stato deciso di offrire agli arbitri uno strumento importante in più, che dovrebbe aiutare anche a facilitare lo spettacolo e che non ha alcun precedente. Si punta in questo modo a ridurre al minimo le discussioni che possono esserci spesso al termine di una gara.
Ormai da qualche tempo non ci sono più incertezze in merito al fatto che il pallone possa avere varcato la linea di porta, grazie a una segnalazione che arriva al direttore di gara. A partire dalla manifestazione continentale sarà però possibile sperimentare un’altra novità importante, che sarà di supporto ai direttori di gara.
Il pallone fornito da Adidas, secondo quanto riportato da The Times, sarà dotato infatti di un microchip utile a capire se la rete sia stata “viziata” da un eventuale fallo di mano che può rendere il gol irregolare. Non solo, sarà possibile anche avere maggiori certezze sul fuorigioco, che crea spesso teorie diverse sulle varie azioni.
Tutto questo sarà reso possibile grazie a un sistema che è in grado di tracciare gli arti, in modo tale da vedere in formato tridimensionale il corpo dei calciatori e avere un’idea più precisa di come si muovano in campo. Chi si trova al VAR avrà modo quindi di avere maggiori sicurezze sul punto in cui è finito il pallone, se si sia quindi rispettato il regolamento o meno.
Chi ha dato l’ok all’utilizzo della nuova tecnologia a Euro 2024 è rimasto colpito in maniera favorevole da quanto possa sembrare efficace. Fino ad ora, infatti, non era mai stato utilizzato sui campi uno strumento così preciso.
Non è escluso che il sistema possa rivelarsi utile anche per discriminare l’assegnazione o meno di un calcio di rigore legato a un fallo di mano. Non è detto però che in questo caso si possa decidere di applicarla, visto che in caso simili si cerca di prendere in considerazione l’intera dinamica e non solamente il punto in cui il pallone è finito.
L’utilizzo del replay potrebbe quindi sembrare meno necessario, proprio perché come abbiamo visto già in passato (basti pensare alla rete di Pulisic in Genoa-Milan) i dubbi possono comunque permanere. Almeno per ora non ci sono certezze sulla possibilità di applicarlo anche in Champions League, soprattutto per motivi di costi. Questa è infatti la differenza fondamentale con il fuorigioco semiautomatico, che si distingue per l’utilizzo esclusivo di telecamere e monitoraggio degli arti.
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