Paul Pogba è da tempo al centro di un vortice di polemiche dopo il caso relativo al doping che gli porta una squalifica lunghissima.
Il centrocampista francese ha lasciato un vuoto importante nella rosa di Massimiliano Allegri che ha dovuto fare a meno di lui sin dall’inizio della stagione. Subito dopo c’è stato anche il caso relativo al calcioscommesse che ha portato alla squalifica di Nicolò Fagioli e per la Juve non ci sono state buone notizie. E continuano ad arrivare pessime news in tal senso, visto che è stata ormai decisa la pena per Pogba.
Il caso di doping di cui è accusato Paul Pogba è molto grave. Il centrocampista francese si è sempre detto innocente ma ora la giustizia sportiva ha deciso di fare il suo corso.
Il futuro di Paul Pogba si decide in queste ore. Il centrocampista bianconero è risultato positivo al doping ed è stato immediatamente squalificato dal campionato di Serie A e da qualsiasi altra manifestazione sportiva.
Gli ultimi giorni sono stati molto intensi per Pogba e i suoi avvocati. che hanno provato a gestire al meglio la situazione, presentando memorie difensive che avrebbero potuto – e forse dovuto – rendere “minima” la squalifica del centrocampista francese.
Lo scorso 11 settembre in seguito alle analisi post Udinese-Juve Pogba è stato trovato positivo al testosterone e dopo la conferma delle contro-analisi è stato sospeso a tutti gli effetti per doping.
La Procura antidoping ha concluso l’iter processuale sull’indagine che vede coinvolto Paul Pogba per la positività a sostanze proibite che rimandano al testosterone. Negli utimi giorni c’era un sentimento positivo rispetto a quella che sarebbe potuta essere la squalifica. I suoi legali speravano in ua riduzione per aver patteggiato ma alla fine la situazione risulta essere molto complessa.
Al termine degli accertamenti della Procura antidoping, la richiesta di squalifica per Pogba si è concretizzata in 4 anni. Ora bisognerà vedere quale sarà la contromossa difensiva del giocatore francese.
Stando a quanto riferisce Tuttosport, dalle controanalisi chieste e ottenute da Pogba ed effettuate nel laboratorio dell’Acqua Acetosa, il centrocampista non è risultato positivo al testosterone, ma alla Dhea, una nuova sostanza nota anche come “ormone della giovinezza”.
La richiesta di squalifica per 4 anni ora può comportare una nuova manovra difensiva da parte dei legali di Pogba che proveranno a diminuire la pena.
Se dovesse essere confermata la decisione della Procura antidoping di squalifica per 4 anni, la carriera di Pogba sarebbe finita qui. Il suo futuro si scrive tutto in queste ore, con la società che spera di capire come continuerà questa vicenda, per cambiare anche la situazione relativa al mercato.
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