La giornata di oggi potrebbe segnare la stagione sportiva e non del Milan, visto che a pochi mesi dal suo ritiro dal calcio giocato Zlatan Ibrahimovic tornerà ad essere parte integrante dell’ambizioso progetto tecnico del diavolo, ma da dirigente questa volta.
Gerry Cardinale ha infatti deciso di affidarsi alla figura dello svedese per dare una scossa importante non solo all’ambiente ma anche alla stagione del Milan, che rischia seriamente di deludere le aspettative se si dovesse continuare in questa direzione.
Come succedeva in campo, anche da dirigente Zlatan Ibrahimovic avrà importanti responsabilità, e una di queste sarà sicuramente quella di riportare entusiasmo e tranquillità in quel di Milanello, che da qualche mese a questa parte è invece luogo di mugugni e musi lunghi.
Milan, torna Ibrahimovic: le parole di Cardinale e Furlani
Dopo mesi di dialoghi, contatti, pranzi e cene, il Milan può finalmente riabbracciare Zlatan Ibrahimovic. Come nel Natale del 2019, anche in questo caso lo svedese torna carico con l’obiettivo di incidere sull’ambiente rossonero anche da dirigente, cercando in primo luogo di riportare ordine e disciplina in un luogo sacro come Milanello dove al momento regnante è il caos più totale.
A parlare di questo importante, e tutt’altro da che sottovalutare, ritorno sono state le due figure portanti dell’odierno organigramma dirigenziale del Milan, ovvero il presidente Gerry Cardinale e l’amministratore delegato Giorgio Furlani, che intervistati dal Financial Times non hanno potuto fare altro che spendere parole al “miele” per una leggenda come Zlatan Ibrahimovic.
“Portare in società una figura come Ibrahimovic sottolinea il nostro impegno per il successo futuro del club” ha detto Furlani, seguito poi da Cardinale che si è espresso così sul ritorno dello svedese in rossonero: “Ciò che rende Ibrahimovic un vincente del suo calibro non è solo il fisico, ma anche un alto intelletto ed uno spirito imprenditoriale“.
Milan: svelato il ruolo di Ibrahimovic
Nel corso di questi mesi si è parlato tanto in cosa sarebbe consistito il nuovo ruolo di Zlatan Ibrahimovic al Milan, che in più occasioni aveva precisato il fatto che non sarebbe voluto essere stato una semplice figura all’interno dell’organigramma rossonero, ma qualcosa di più.
Alla fine lo svedese è stato pienamente accontentato, visto che difatti sarà il braccio destro di Gerry Cardinale, col quale lavorerà a stretto contatto per migliorare la situazione presente e futura del Milan.
Milan: Ibra si porta dietro il nuovo allenatore
L’arrivo di Zlatan Ibrahimovic potrebbe significare anche Stefano Pioli esonerato. Sì, perché dalle parti di Casa Milan si vocifera del fatto che in caso di uscita dalla Champions League, cosa molto probabile, lo svedese possa spingere per cambiare guida tecnica promuovendo ad allenatore della prima squadra l’amico Ignazio Abate, che tanto bene sta facendo con la Primavera del Milan. Staremo a vedere, ma si prospettano esser giorni particolarmente intensi in casa diavolo.