Tragedia nel mondo del calcio. Un altro dramma ha colpito il mondo del calcio. Un’altra terribile notizia che ha lasciato basita una comunità.
Una perdita è la materia più difficile da trattare, poiché non si sa mai a dove cominciare. Il primo pensiero dovrebbe andare a chi non c’è più oppure volgerlo a chi non può più abbracciarlo e continuerà a vivere con il dolore nel cuore. Specialmente quando a lasciarci è un ragazzo giovanissimo, in quegli episodi senza senso che ci lasciano ogni volta senza parole.
Questo è ciò che solitamente avviene quando chi ci ha lasciato non è più nel fiore degli anni. La morte, è come diceva Totò una livella, ma una livella estremamente ingiusta poiché è vero che colpisce tutti ma non tutti alla stessa maniera. E morire nel fiore degli anni è la peggiore ingiustizia.
E quanto avvengono tragedie simili, soprattutto in piccole comunità, dove tutti si conoscono e la vicinanza è solidarietà, è un lutto che investe tutti, familiari, amici, conoscenti e non. Mattia Milano, geometra di Ciconicco di Fagagna, in provincia di Udine, in Friuli Venezia Giulia, è morto a soli 25 anni.
Un malore lo ha colpito mentre si stava apprestando a recarsi ad un appuntamento di lavoro. Doveva visitare un cantiere, ma a quel cantiere Mattia Milano non è mai andato e non l’ha mai visitato. Un collega ha dato l’allarme, insospettito dall’insolito ritardo. A casa del geometra la triste scoperta. La causa della morte: un malore improvviso.
Tragedia nel mondo del calcio
Mattia Milano, come ci fa sapere friulioggi.it, era conosciuto anche come grande appassionato di calcio. Quello vero, quello giocato sui campi di calcio. Mattia era capitano della locale squadra di calcio, il San Daniele Calcio, che milita nel campionato di Prima Categoria. Pertanto anche l’ambiente del calcio dell’intera regione Friuli Venezia Giulia ha patito profondamente la prematura scomparsa del capitano del San Daniele Calcio.
Il calcio, il campo di calcio, le divise, il pallone saranno la maniera migliore per ricordare Mattia. Da adesso in poi indossare la sua maglia numero 6 del San Daniele Calcio comporterà un impegno e una responsabilità maggiori. Ora la sua maglia numero 6 sarà più ‘pesante’.
Un post su Facebook è stato un sentito e commosso omaggio dei suoi amici-compagni di squadra, che ha raccolto tanti commenti, cuori e condivisioni da persone che l’hanno conosciuto e apprezzato o semplicemente da calciatori (e squadre “avversarie”, anche se in questi casi le virgolette sono d’obbligo) che hanno condiviso con lui il campo da gioco. La maniera più semplice, naturale e sincera per salutare un amico, il loro capitano.