Il campione decide di ritirarsi a soli 35 anni, facendo venire le lacrime agli occhi dei tifosi. Il suo saluto è commovente
“Un bellissimo percorso, e la voglia di trasmettere la mia esperienza”. Con un lungo messaggio su Instagram il campione ha salutato i fan, nell’ufficializzare il suo ritiro dai campi da gioco. L’atleta azzurro pone così fine alla sua carriera, ricca di soddisfazioni e molto seguita da tutti i tifosi italiani, che lo ricorderanno sempre come un grande lottatore in campo.
Andrea Arnaboldi ha deciso di smettere con il tennis. Nato a Milano, classe ’87, Arnaboldi aveva iniziato la sua carriera da professionista nel 2006, e ha portato in alto i colori della nazionale azzurra in un momento di grande difficoltà per il movimento tennistico. In un momento così florido per il tennis italiano infatti, sembrano lontani i momenti di difficoltà. Proprio Andrea è stato uno di quei tennisti magari lontani dai riflettori, ma che hanno sempre dato il cuore in campo per portare il tennis azzurri il più avanti possibile.
Il saluto di tutto il movimento è arrivato commovente, dopo la decisione, condivisa su Instagram dallo stesso ex giocatore. Arnaboldi ha informato i fan sui social, con un lungo post in cui ha voluto ringraziare tutti del sostegno avuto durante la sua carriera lunga quasi 20 anni. Ha giocato, ha lottato, si è tolto anche qualche bella soddisfazione pur senza mai eccellere davvero, ma Arnaboldi a differenza di tanti suoi colleghi può fregiarsi di detenere un record incredibile, da tennista vero.
Prossimo ai 36 anni, che compirà il prossimo 27 dicembre, Andrea è arrivato al suo apice al 156esimo posto della classifica mondiale, nel 2015. La sua carriera è stata arricchita da 7 titoli ITF, e da 2 finali Challenger. Proprio nel 2015 l’ex tennista ha raggiunto il picco massimo della sua carriera arrivando al secondo turno del Roland Garros, dopo aver battuto James Duckworth e venendo eliminato agli ottavi di finale dall’allora numero 10 al mondo Marin Cilic.
Proprio nel corso di quel torneo, alle qualificazioni, Arnaboldi mise a segno un record fino ad ora mai superato. Andrea insieme al suo avversario Pierre-Hugues Herbert infatti giocò la gara più lunga della storia e con più game giocati. La partita si concluse in favore dell’italiano in 4 ore e 30 minuti, con il punteggio di 6-4, 3-6 e 27-25 per un totale di 71 game complessivi nel match, battendo il precedente francese di Nestor contro Guardiola, al secondo turno di qualificazione al Roland Garros 1996, per 4-6 6-3 22-20.
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