Niente rinnovo per l’asso tanto amato dai tifosi e addio a Roma: pronto il derby d’Italia per aggiudicarsi le sue prestazioni il prossimo anno
Juve e Inter rischiano di non veder il loro duello solo sul campo nella lotta scudetto ma anche in chiave di mercato. Un derby d’Italia su più fronti è pronto a scatenarsi pure su quello delle trattative con un calciatore in scadenza che può essere un’occasione per entrambe. Si tratta di un giocatore che da tanti anni gioca in Italia e potrebbe fare al caso di bianconeri e nerazzurri.
Il riferimento è a Felipe Anderson, fantasista della Lazio, quest’anno un corpo estraneo alla squadra di Sarri. Il brasiliano non è più lui, è in continua fase di down e forse dietro c’è proprio la sua situazione contrattuale. In scadenza a giugno non ha ancora trovato una quadra per prolungare con i capitolini dove arrivò dieci anni fa una prima volta, per poi tornare nel 2021. Adesso però non salta più l’uomo, è impalpabile e l’unico spunto negli ultimi mesi è l’assist per il gol di Zaccagni a Verona.
Niente rinnovo per Felipe Anderson, addio alla Lazio: è derby d’Italia per il suo futuro
Se non dovesse trovare l’accordo entro le prossime settimane si andrà verso l’addio, nonostante abbia sempre professato amore per i colori biancocelesti e asserito di trovarsi bene a Roma, quella che considera una seconda casa. Lì è diventato uomo e adesso è anche padre, ma il suo limite sono stati proprio i suoi continui up and down. Cosa hanno in mente Inter e Juve?
Sicuramente attenderanno ogni sviluppo del brasiliano con la Lazio. Solo dopo, in caso di addio certo, potrebbero inserirsi e provare ad offrirgli un contratto valido dalla prossima stagione in poi. Per la Juve è un vecchio pallino, piace sia a Giuntoli che ad Allegri e potrebbe trovarsi a meraviglia nello scacchiere tattico del tecnico livornese. Il club più interessato a prenderlo è, storicamente, proprio quello bianconero. Diverso il discorso per i meneghini.
Lì infatti c’è Simone Inzaghi che con Felipe aveva già litigato ai tempi della Lazio. Il suo addio la prima volta in biancoceleste fu dovuto proprio alla fine del rapporto con l’allenatore piacentino che dopo una gara gli disse in faccia negli spogliatoi “con me non giocherai più”, stufo dei suoi alti e bassi. Difficilmente i due potrebbero ritrovarsi a lavorare insieme, a meno di un addio del tecnico che ad oggi appare improbabile soprattutto se a fine anno dovesse arrivare lo scudetto.
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