La situazione cambia ancora per chi è interessato a seguire il calcio in Tv: nuovo accordo che vale addirittura 50 milioni a stagione
Un vero sportivo che si rispetti non può certamente fare a meno di essere informato su tutto quello che accade, non solo in merito al proprio campione o alla sua squadra del cuore, ma anche per quanto riguarda avversari e quello che gravita attorno a loro.
Tantissimi sono così disposti a fare sacrifici economici non da poco, soprattutto in un periodo come questo, pur di seguire il calcio in Tv, che resta ancora la disciplina più apprezzata nel nostro Paese.
Chi non vuole perdersi gli eventi più importanti non può esimersi dall’avere più abbonamenti, nonostante questo non sia il massimo della praticità, oltre a essere piuttosto costoso. Pur essendo arrivati ora al giro di boa di questa stagione, lo scenario è destinato a cambiare ancora grazie al nuovo accordo milionario che è stato sottoscritto.
Sottoscrivere l’abbonamento a DAZN resta purtroppo indispensabile per chi ama seguire il calcio in Tv. Sulla piattaforma in streaming, infatti, vengono trasmesse tutte le gare di Serie A e Serie B, oltre a Europa e Conference League, mentre per chi non vuole perdere la Champions servirebbero Sky e Amazon Prime Video. Pur con qualche disservizio di troppo che ha spesso fatto storcere il naso ai clienti.
Tra le modalità di fruizione della piattaforma in streaming c’è però anche l’adesione a TIMVision, la piattaforma di TIM, che consente di vivere le emozioni degli eventi anche quando ci si trova lontano da casa.
Questo sistema, apprezzato da chi ama la flessibilità, continuerà a essere in vigore anche per le prossime cinque stagioni, come rivelato dal ‘Corriere della Sera’. L’accordo stipulato tra la compagnia telefonica e l’emittente, infatti, sarà valido per altri cinque anni, comprese le stagioni fra il campionato 2024/25 e quello 2028/29. I diritti Tv sono stati infatti rilevati da DAZN per il massimo campionato europeo, mentre Sky continuerà ad avere la co-esclusiva di tre gare a giornata.
Sulla base di quanto stabilito, la compagnia guidata da Pietro Labriola sarebbe tenuta a versare ogni anno a DAZN circa 50 milioni di euro, per un totale di 250 milioni nell’arco dei cinque anni. L’importo è destinato però a diventare ancora più elevato, in base a una cifra variabile legata al numero di abbonamenti sottoscritti dagli utenti.
In un primo momento l’azienda telefonica era arrivata a versare 1,2 miliardi distribuiti nell’arco di tre anni, cifra che però si era rivelata eccessivamente pesante per TIM; che era stata così costretta a sedersi al tavolo e a mettere in atto una rinegoziazione.
Quei numeri potevano comunque essere giustificabili in virtù di un accordo di esclusiva, saltato però in seguito all’intervento dell’Antitrust, che riteneva importante salvaguardare il principio di concorrenza, a beneficio non solo delle aziende del settore ma anche degli utenti stessi. Solo pochi mesi fa DAZN era riuscita a prevalere nell’asta dei diritti Tv della Serie A aggiudicandosi tutte e dieci le gare (ancora tre in co-esclusiva con Sky), che ha offerto una media di 700 milioni di euro a stagione, raggiungendo un investimento complessivo di 3,5 miliardi.
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