Stefano Pioli ha più di un piede e mezzo fuori da Milanello, non solo a giugno ma anche nell’immediato se non riuscirà a risollevare la situazione
La situazione in casa Milan si fa sempre più incandescente, giorno dopo giorno, con la dirigenza presa su vari fronti. A partire dal mercato, con una squadra da rinforzare in tutti i reparti, specialmente quello difensivo dopo i tanti KO per infortunio. In questo senso è in arrivo Gabbia di rientro dal prestito al Villarreal, ma non sarà l’unico rinforzo. Oltre al mercato tiene banco anche la questione, spinosa, dell’allenatore.
Stefano Pioli, dopo il brutto pareggio di Salerno, sembra aver mantenuto la panchina per il rotto della cuffia ma non saranno tollerati altri passi falsi altrimenti il primo a pagare sarà proprio lui. Gli alti e bassi vanno avanti da troppo tempo in quel di Milanello e la società sembra aver preso ormai una decisione inamovibile.
Dalla prossima stagione Stefano Pioli non sarà più l’allenatore del Milan, il ciclo si è concluso. Su questo sembrano esserci davvero pochi dubbi. Adesso bisognerà solo capire quando dirà addio l’ex tecnico di Lazio e Fiorentina. C’è chi spera di vederlo arrivare fino a giugno in modo da togliere dagli imbarazzi la società, altri invece lo danno per spacciato già nelle prossime settimane.
Secondo le ultime indiscrezioni, il tecnico ha tre gare per salvarsi. Deve vincere e convincere contro Sassuolo ed Empoli in campionato per chiudere, indipendentemente dagli altri, almeno al terzo posto e magari con un margine più importante sulle inseguitrici per la lotta Champions. E deve passare l’ostacolo Cagliari agli ottavi di finale di Coppa Italia. Dunque tre partite per svoltare o cadere definitivamente. In caso contrario sarà addio e i profili sognati sono due.
Il primo risponde al nome di Antonio Conte ed è l’unico tesserabile sin da ora. Zlatan Ibrahimovic vorrebbe proprio l’ex Juve e Inter, ma va convinto con un progetto importante. Ancor più difficile che possa accettare a stagione in corso, ha già rifiutato il Napoli per lo stesso motivo ad ottobre. L’altro grande sogno è Roberto De Zerbi vincolato però da un lungo contratto con il Brighton che non ha nessuna intenzione di lasciarlo partire. Se ne riparlerà in estate. In entrambi i casi si rischia di doversi affidare ad un traghettatore fino a giugno, come ad esempio il tecnico Primavera Abate. Ma nessuno vuole arrivare a questa situazione di precarietà, ecco perché tutti a Milanello si augurano di rivedere Pioli risollevare il Milan e chiudere dignitosamente la sua esperienza rossonera.
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