Un nuovo scandalo doping rischia di travolgere il mondo del calcio: coinvolto anche un top player. Ecco di chi si tratta
L’ombra sinistra del doping torna ad allungarsi sul mondo del calcio. Chi pensa che il calcio sia immune dal virus delle pratiche dopanti e chi di solito ridimensiona i casi che emergono – ultimo in ordine di tempo Paul Pogba, positivo al testosterone dopo Udinese-Juventus, prima giornata dell’attuale campionato – dovrà certamente ricredersi.
All’orizzonte si staglia una bufera che potrebbe travolgere l’intero mondo del calcio dal momento che anche questa volta a essere coinvolto è un top player che da anni è un protagonista assoluto sui palcoscenici calcistici mondiali.
La Spagna potrebbe rivivere l’incubo del doping a quasi vent’anni di distanza dall’Operacion Puerto, l’indagine che tra il febbraio e il marzo del 2006 portò alla luce una vera e propria organizzazione dedita alla vendita di sostanze dopanti e alla pianificazione delle autoemotrasfusioni, in favore, in particolare, di ciclisti professionisti, con il coinvolgimento di alcuni big del pedale (l’ex vincitore del Tour de France Jan Ullrich).
Questa volta, però, non è il ciclismo bensì il calcio spagnolo a tremare. Stando a quanto riportato da ‘Relevo’, i vertici dell’Agenzia Nazionale Antidoping iberica, il Direttore José Luis Terreros e il Responsabile dei controlli Jesus Munoz-Guerra, sono finiti sul banco degli imputati.
Nuova bufera doping nel calcio spagnolo: coinvolto anche Sergio Ramos
I due dirigenti dell’Antidoping spagnola dal 2017 al 2022 avrebbero esternalizzato a un’agenzia tedesca l’effettuazione dei controlli antidoping che per risparmiare erano supervisionati da un solo ispettore – che spesso era privo della relativa abilitazione – in barba al protocollo che impone, anche a tutela dell’atleta, che vengano eseguiti alla presenza di due ispettori.
Ma tra le accuse che vengono contestate ai due dirigenti anche quelle, ben più gravi di un’irregolarità procedurale, di non aver tempestivamente notificato e di aver alterato gli esiti dei controlli antidoping. In alcuni casi, sempre secondo quanto legge nel reportage di “Relevo”, i due avrebbero notificato la positività in ritardo di un anno in modo da invalidarla, mentre in altri casi addirittura l’avrebbero arbitrariamente annullata.
A beneficiare di tale gestione ‘allegra’, per non dire ‘compiacente’, da parte dei due sunnominati dirigenti anche molte stelle del calcio tra cui Sergio Ramos. L’attuale difensore del Siviglia nel 2018, quando militava nel Real Madrid, avrebbe ritardato un controllo dopo un match contro il Malaga facendosi prima la doccia.
Una deroga al protocollo, che vieta espressamente di farsi la doccia prima di un controllo, che comunque non gli ha procurato alcuna conseguenza anche perché a vigilare c’era soltanto un ispettore che nel relativo verbale non menziona questa irregolarità. Siamo alla vigilia di un nuovo scandalo doping o il tutto si risolverà in una ‘bolla di sapone”? Non ci resta che attendere gli eventuali sviluppi per scoprirlo.