Questa volta Gianluca Rocchi non ci sta. Il designatori degli arbitri si sfoga in conferenza stampa e punta il dito contro alcune società di Serie A.
Sarà una giornata di Serie A ‘infuocata’. Gli ultimi episodi arbitrali contestati hanno fatto alzare il livello di tensione nel nostro campionato e il rischio è quello di dover fare i conti con altri turni simili.
Per questo motivo Gianluca Rocchi in conferenza stampa si è andato a sfogare in modo duro chiedendo a tutti di abbassare i toni in un momento non facile. Il designatore ha parlato anche di un arbitro minacciato da un tesserato al termine della partita. Una situazione che potrebbe degenerare ancora di più nelle prossime ore.
Arbitro minacciato in Serie A: Rocchi chiede rispetto
In Serie A non si respira assolutamente aria tranquilla dopo le ultime due giornate. Le parole dette da Rocchi hanno un significato molto chiaro alla vigilia di un weekend che si preannuncia a prescindere molto teso. L’obiettivo è quello di calmare gli animi e non fare i conti con altri episodi assistiti in passato. Ma per il momento sembra essere molto difficile che si possa assistere ad una cosa simile.
In particolare, nella conferenza stampa Rocchi ha parlato di un Guida quasi aggredito a Salerno al termine del match contro la Juventus da un tesserato. La foga del momento ha portato ad un episodio assolutamente condannabile e il timore del designatore è che si possa fare un passo ulteriore e per questo motivo è arrivata la richiesta di abbassare toni e di utilizzare il pugno duro.
Per il momento bisogna aspettare prima di avere certezze. Il prossimo weekend potrebbe essere quello della verità, ma la strada è lunga e sembra essere non facile arrivare alla calma richiesta da Rocchi. Diciamo che la tensione si taglia a fette e il rischio è quello di assistere ad un’altra settimana ricca di polemiche.
Rocchi chiede il pugno duro
La situazione, come detto, non è delle più semplici e Rocchi è pronto a chiedere il pugno duro nei confronti dei tesserati che mancano di rispetto al direttore di gara. Vedremo cosa succederà e se le parole del designatore saranno prese in esame dai diretti interessati oppure si continuerà con la tensone.