Ha ufficialmente chiuso col calcio: l’annuncio spiazza tutti

Come un fulmine a ciel sereno, è arrivato l’annuncio che prende tutti in contropiede: ha ufficialmente chiuso con il calcio

Basta con le tensioni, lo stress, le contestazioni della tifoseria, le pressioni dei dirigenti per i risultati non in linea con le aspettative. Basta, in fondo, con un calcio che sempre più premia i ‘furbi’ e che relega ai margini chi cerca di competere lealmente, senza quindi calpestare il fair play ma rispettando gli avversari e le regole del gioco.

Ha ufficialmente chiuso con il calcio
Arriva l’annuncio che spiazza tutti: ha chiuso con il calcio (LaPresse)-calcionow.it

Basta anche con tifoserie che fanno a gara non nel supportare le loro squadre del cuore e nel proporre scenografie da urlo ma ricoprendosi di vergogna con insulti a sfondo razzista all’indirizzo degli avversari di pelle nera.

Insomma, gettare la spugna, dopo anni di onorata carriera, per mettersi alle spalle tutto questo e iniziare un nuovo, appassionante capitolo: è quanto ha ufficializzato un ormai ex protagonista dello sport più amato dagli italiani, e non solo, prendendo tutti in contropiede.

Alberto Malesani ha ufficialmente chiuso con il calcio

Da 10 anni si sono perse le tracce di Alberto Malesani che ha legato il suo nome all’epopea del Parma dei Tanzi, nella stanza dei bottoni, e dei vari Thuram, Fabio Cannavaro, Crespo, ecc., in campo guidandolo, a cavallo del 2000, alla conquista di tre trofei (Coppa Uefa, Coppa Italia, Supercoppa italiana).

Tanti, infatti, ne sono trascorsi dalla sua ultima (poco fortunata) esperienza in panchina, culminata nell’esonero dalla responsabilità tecnica della prima squadra del Sassuolo dopo 5 vittorie e altrettante sconfitte (per ironia della sorte, fatale il ko in casa contro il ‘suo’ Parma). Dunque, quella con il Sassuolo rimarrà la sua ultima avventura in panchina visto che, come ha reso noto nel corso dell’intervista concessa a Radio Tv Serie A, Malesani ha definitivamente chiuso con il calcio.

Malesani, addio al calcio
Alberto Malesani ha chiuso con il calcio (LaPresse)-calcionow.it

Ma quello al calcio non è l’unico addio per l’ex tecnico veneto. In questi 10 anni di assenza dal calcio Malesani non se ne è stato con le mani in mano, anzi. Anticipando una tendenza resa popolare da Luciano Spalletti, che si stava dedicando alle sue amate vigne prima di essere folgorato sulla via di Coverciano (per la cronaca, anche Andrea Pirlo è un produttore vinicolo), l’ex tecnico del Parma ha messo in piedi un’azienda vinicola specializzata nella produzione e commercializzazione dell’Amarone, una delle eccellenze della Made in Italy enologico.

Ebbene, all’alba dei 70 anni (li compirà il prossimo giugno), Malesani, sempre come rivelato nel corso della ‘chiacchierata’ con Radio Serie A, ha liquidato la sua azienda vinicola: “Ho smesso di lavorare da poco e sono un pensionato. Avevo aperto una cantina in Valpolicella ma ho messo fine all’attività cedendo tutto. Ora ho tempo per dedicarmi alla bicicletta, agli amici e al golf“.

Insomma, Alberto Malesani ormai è un pensionato del calcio che ha un solo rimpianto: “Mi sarebbe piaciuto allenare qualche Nazionale, qualche contatto in tal senso c’è anche stato: sarei tornato volentieri in Grecia o in Albania ma non se n’è fatto niente”. Ma tant’è. Ora, dopo anni da globetrotter del calcio, è arrivato il momento per Malesani di fermarsi definitivamente per godersi i suoi affetti, coltivare le sue passioni e, perché no, sorseggiare un bicchiere di prelibato Amarone in compagnia degli amici.

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