La rivoluzione della Roma potrebbe passare (anche) da un giocatore della nazionale che i Friedkin vorrebbero portare in giallorosso
L’aria dalle parti di Roma, sponda giallorossa, sta cambiando. Dopo la risoluzione del contratto di José Mourinho con qualche mese d’anticipo, l’arrivo di Daniele De Rossi sulla panchina, il calciomercato invernale con gli acquisti di Tommaso Baldanzi e Angelino, l’addio del general manager Tiago Pinto (e anche di Andrea Belotti) hanno rappresentati tutti segnali di conferma sul fatto che la dirigenza stia attuando una sorta di rivoluzione che avrà il suo apice probabilmente in estate.
Per quanto riguarda il reparto offensivo, è difficile che Romelu Lukaku, bomber che al momento ha messo a segno 15 gol con la Roma tra campionato e coppe, rimanga a Trigoria anche la prossima stagione.
In primis perché il suo ingaggio è parecchio pesante, inoltre il Chelsea non concederà più prestiti e pretende una cessione a titolo definitivo, pretesa che può essere soddisfatta da eventuali ricche offerte provenienti dalla Saudi League. Per la sostituzione di Lukaku, la Roma pensa a un attaccante della Nazionale azzurra. Si tratterebbe di un grande ritorno ovvero quello di Gianluca Scamacca.
La Roma pensa a un grande ritorno in attacco
Per l’attaccante classe 1999, cresciuto a metà tra le giovanili della Lazio e quelle della Roma, non è la prima volta che si parla di un ritorno alle origini, ma ora la pista sembra un po’ più concreta.
Arrivato ad agosto all’Atalanta (e dopo aver detto di no all’Inter che gli ha fatto una corte serrata) dal West Ham, Scamacca ha avuto qualche problemino di troppo dal punto di vista degli infortuni, ma è comunque riuscito a mettere la firma su nove gol in stagione, qualcuno anche di notevole pregio.
Il costo del cartellino, al momento, si aggira intorno ai 25 milioni di euro, ma considerato che è costato più o meno la stessa cifra ai bergamaschi – che neanche loro ci vogliono perdere -, è probabile che lieviti un pochino, almeno uno o due milioni.
Un affare che qualora si concretizzasse, accontenterebbe tutte le parti in causa. L’Atalanta che, appunto, non avrebbe investito a vuoto, la Roma che si rinforzerebbe con un calciatore giovane e con ulteriori margini di crescita, e lo stesso Scamacca che avrebbe la possibilità di tornare nella squadra che ha creduto in lui da giovanissimo.