Grave accusa alla bandiera dell’Inter: avrebbe truccato una partita di calcio avendo un filo diretto con gli arbitri. Le dichiarazioni lasciano tutti di sasso
La storia dell’Inter, come quella di tutte le big, è scandita da calciatori che hanno scritto la storia e non possono essere cancellati, anche dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Attorno a questa bandiera nerazzurra, però, negli ultimi mesi si sono scatenate una serie incredibile di accuse e polemiche.
Tra questi entra di diritto Samuel Eto’o, un attaccante meraviglioso che con il suo arrivo nell’estate 2009 ha permesso ai nerazzurri di cambiare mentalità e di condurre la Beneamata direttamente alla storica tripletta, alzando al cielo la Champions League dopo circa quarant’anni. È considerato uno dei calciatori africani più importanti di sempre e, dopo essersi ritirato, ha profuso il suo impegno a livello politico, come presidente della Federazione calcistica del Camerun.
Ma negli ultimi tempi le cose per lui si sono complicate parecchio. Il suo nome, infatti, è finito nel mirino della giustizia dopo la confessione di una frode fiscale, per la denuncia della figlia e anche dopo gli eventi dei Mondiali in Qatar del 2022 – aveva litigato con un giornalista ottenendo pubblicità negativa a livello internazionale.
Eto’o è accusato di truccare le partite: filo diretto con gli arbitri
L’ultima accusa arriva da Henry Njalla Quan Junior, ex vicepresidente federale, che ora è presidente di una delle squadre coinvolte nel nuovo scandalo. Il dito è puntato verso Eto’o per aver truccato una delle partite di terza serie.
L’ex vicepresidente federale ha detto senza mezzi termini che si tratta della “partita più scandalosa della storia dell’umanità”. La vicenda è stata ricostruita da ‘The Athletic’, che ha avuto accesso al dossier in questione, ottenendo una serie di messaggi, mail, registrazioni audio e materiale già nelle mani del Comitato Esecutivo della FIFA.
La partita oggetto della contesa, ormai finita sul piano legale, è quella tra lo Njalla Quan Sports Academy e il Kumba City, partecipanti alla terza serie del Camerun. L’accusa gravissima rivolta all’ex attaccante di Barcellona e Inter è aver parlato direttamente agli arbitri in vivavoce indirizzando le loro decisioni sul campo. La CAF ha fatto scudo fino a questo momento, precisando che “è innocente fino a quando un organo giudiziario competente non deciderà diversamente”.
La sensazione, però, è il caso è destinato a far discutere ancora per molto tempo e le sanzioni potrebbero essere veramente pesanti per Eto’o. Perché la giustizia è uguale per tutti, anche per chi ha scritto la storia del calcio.