Condotta antisportiva, caos e attimi di grande tensione: arriva una stangata pesantissima dopo una serie di comportamenti molto gravi in campo
Un caos totale all’80’, con la partita sospesa, l’intervento dell’arbitro e la necessità di allontanare la squadra dal terreno di gioco per evitare guai peggiori. Nei minuti più caldi della partita, l’arbitro ha dovuto gestire una situazione molto delicata, scatenata dai tifosi di casa durante un match che stava procedendo in maniera spedita fino al triplice fischio.
L’episodio ha avuto origine a causa delle intemperanze dei sostenitori della squadra di casa, sotto di un gol e ad un passo dalla prima sconfitta stagionale. Il match, valido per il campionato di Eccellenza piemontese, ha visto l’Acqui, imbattuta in campionato dopo 14 partite, perdere in casa contro il Vanchiglia, al termine di una gara in cui la sconfitta non è andata proprio giù agli spettatori presenti all’Ottolenghi.
Al minuto numero 80, la protesta dei tifosi ha creato attimi di scompiglio per via di una serie di comportamenti che hanno prima costretto l’arbitro ad interrompere il match, e poi il Giudice Sportivo ad utilizzare il pugno duro nel report settimanale.
Acqui-Vanchiglia: accade di tutto e arriva la stangata
La sconfitta, la prima in una stagione in cui i calciatori dell’Acqui sembravano imbattibili, ha consentito alla Valenzana l’aggancio in vetta ad un campionato che non sembra ancora avere padroni.
I tifosi di casa però non hanno preso bene il risultato, ma la protesta si è trasformata in una serie di spiacevoli episodi, riportati dall’arbitro in un pesante referto redatto al triplice fischio. Dal settore immediatamente dietro al portiere ospite sono infatti volati prima insulti, e poi, come recita la nota del giudice sportivo, “sputi e lancio di ghiaia all’indirizzo del portiere e dei giocatori avversari, colpiti ma senza causare loro danni.
Il lancio di sassi di piccola dimensione si ripeteva pochi minuti più avanti – si legge ancora -, con unico bersaglio il portiere del Vanchiglia, che doveva allontanarsi dalla sua porta”. A causa della difficoltà nel portare avanti l’incontro, il direttore di gara ha sospeso temporaneamente il match per consentire al capitano dell’Acqui di discutere con i tifosi, al solo fine di evitare guai peggiori e soprattutto di arrivare al termine del match.
Poi la stangata del giudice sportivo, e una multa da 600 euro ai danni del club, in lotta per la promozione ma ora pronto a gestire le intemperanze con il pugno duro.