Il mondo del calcio resta attonito per le ultime notizie giudiziarie: un esponente della nazionale è stato condannato a sei anni di carcere. I fatti sono gravissimi
Capita spesso di vedere grandi talenti perdersi e non riuscire ad affermarsi del tutto, senza assecondare il talento che la natura gli ha dato. Ci sono, poi, tante storie di stelle che perdono la strada e restano impantanati in accuse e vicende giudiziarie che bloccano la loro carriera, e non riescono più a rialzarsi.
La parabola discendente ha riguardato grandi nomi del calcio mondiale, ad esempio Dani Alves, uno dei calciatori più vincenti della storia, ma la cui vita calcistica, e non solo, sta terminando nel peggiore dei modi. Stavolta, il carcere attende Quincy Promes, un super talento olandese, che ha anche vestito in più occasioni la maglia della Nazionale e che è stato protagonista di un reato molto grave.
Il classe 1992 sembrava avere il calcio europeo ai suoi piedi fino a qualche anno fa, con le principali big pronte a investire su di lui. Dopo le avventure con la maglia del Siviglia e quella dell’Ajax, però, la sua carriera si è bloccata, anche per questioni extra campo, ed è finito allo Spartak Mosca. Da allora, non è più riuscito a riprendersi, fino agli eventi delle ultime ore.
Quincy Promes è stato condannato a sei anni di carcere: ecco cosa ha fatto
Secondo quanto riporta il ‘Daily Mail’, Promes è stato condannato a scontare sei anni di carcere per una brutta faccenda che lo ha travolto dopo anni di indagini. Promes infatti pagherà con la prigione il coinvolgimento nel contrabbando di oltre 1.350 kg di cocaina, intercettata ad Anversa nel gennaio 2020.
La sua vicenda giudiziaria, a distanza di quattro anni dai fatti, è finita con l’epilogo peggiore per il 32enne aveva già realizzato sei gol e sei assist in 17 partite nel campionato russo, in questa stagione. Il suo problema non è mai stato il talento o le qualità espresse in campo, quanto i suoi problemi con la giustizia.
Era finito nel mirino della cronaca anche per l’accoltellamento di suo cugino in un magazzino, durante una festa in famiglia finita male. Il litigio scatenante, in quel caso, era avvenuto per una collana rubata.
Insomma, il calcio è sotto shock e la storia di Promes mette anche un bel po’ di tristezza, perché fa capire come il solo talento non basti per reggere la pressione e restare un campione. Nelle ultime ore, tutta l’Olanda – e in generale l’Europa – ne hanno avuto dimostrazione tangibile.