La Juventus pareggia a Verona e dice addio allo Scudetto ma l’episodio sta creando molte polemiche: l’arbitro conferma
Due miseri punti in quattro partite per la Juventus e obiettivo Scudetto ormai svanito anche quest’anno. Ennesimo fallimento di Allegri che, da quando è tornato, non ha ancora vinto nemmeno un trofeo. Gli resta soltanto la Coppa Italia e un tabellone molto agevole senza Inter e Milan.
L’unica nota positiva è il ritorno in Champions League ormai consolidato, ma dalla squadra con il più alto monte ingaggi in Italia e con l’allenatore più pagato ci si aspettava molto di più. E invece, per il terzo anno di fila, il nulla. Contro l’Hellas Verona è arrivato un pareggio inutile e che ha mostrato ancora una volta tutti i limiti di questa squadra, incapace di ribaltare il risultato quando va in svantaggio (ci è riuscita soltanto una volta contro la Salernitana). Ma oltre ad una fase offensiva piatta, senza idee né automatismi, della partita di ieri si è parlato anche di un episodio che poteva avere conseguenze ancor più gravi per la Juve, proprio come qualche settimana fa nel match contro l’Empoli.
Gatti e la gomitata a Folorunsho: perché non è stato espulso
Federico Gatti si è reso infatti ancora protagonista di un gesto bruttissimo e antisportivo, esattamente come aveva già fatto all’andata col Verona su Djuric e con il Napoli su Kvaratskhelia. Ieri il malcapitato è stato Folorunsho, l’autore di un vero e proprio capolavoro. Una gomitata sfuggita agli occhi dell’arbitro e anche, inspiegabilmente, del VAR.
Episodio quindi non sanzionato dall’arbitro Di Bello, al quale è potuto sfuggire. Ma nemmeno il VAR Guida, a Lissone, è intervenuto. Secondo Graziano Cesari, ex arbitro e moviolista di Mediaset, probabilmente l’intervento di Gatti non è stato ritenuto condotta violenta cioè espulsione diretta, ed è questo motivo della mancata On Field Review. Una scelta strana quella del VAR perché la manata di Gatti è evidente e andava probabilmente sanzionata con l’espulsione diretta. Per la terza volta in questa stagione, quindi, il difensore resta impunito per chiari colpi violenti sugli avversari. Tutti ricordano il pugno a Kvaratskhelia in Juventus-Napoli, forse ancor più chiaro ed evidente di quello di ieri al Bentegodi. Gatti è un buon difensore che, per quelle che sono le sue qualità, sta facendo bene ma deve sicuramente limitare questi comportamenti.
Vorrei ricordare che Federico Gatti,
difensore della Juventus che almeno 1 volta
a partita è protagonista di un intervento antisportivo, ha vinto il premio
FAIR PLAY del 2023.Solo dai gobbi ladroni poteva giocare questo verme antisportivo pic.twitter.com/W25uUIPiyb
— SSam 🐍 (@__SSam_77) February 17, 2024
Forse anche per questo nel secondo tempo Allegri lo ha sostituito per inserire Alex Sandro (cambio utile anche per il passaggio al 4-3-3).