Il mondo dello sport piange uno dei suoi allenatori più vincenti, scomparso a soli 68 anni dopo una lunga malattia
Non c’è pace neanche per il mondo dello sport italiano: un altro dei suoi fiori più belli è scomparso all’età di 68 anni. La durata media della vita si è allungata sempre di più e per questo ci lascia sempre colpiti quando un nostro beniamino se ne va prematuramente, e 68 anni ormai è considerata un’età a cui non si può e non si deve morire.
Addio a Giovanni Lozza, storico allenatore della Canottieri Lecco, famoso soprattutto per aver lanciato il campione olimpico Antonio Rossi, ha lasciato i suoi cari e la moglie Manuela dopo aver combattuto contro una grave malattia.
Ma chi era Lozza? Le sue prime remate nel circolo che lo ha reso grande arrivano nell’ottobre del 1971, nel canottaggio e come atleta junior. Dura poco, però, la sua avventura, tanto che nel 1975, nella società del bacino dell’Adda diventa un atleta istruttore, ruolo che ricopre fino al 1983, quando torna in Canottieri Lecco per insegnare canoa. Qui incontra Rossi, che segue fino a quando non compie 18 anni, ma a cui rimane legato come amico anche quando il campione olimpico cresce.
Lozza infatti inizia a seguire l’attività a cinque cerchi, portando sul podio tricolore, nel 1995, il K2 di Rossi e Daniele Binda, a cui seguono diverse altre medaglie anche nelle altre distanze.
Uno dei punti cruciali della carriera di Lozza, scomparso a soli 68 anni, sono le Olimpiadi di Barcellona del 1992, in cui inizia ad allenare anche la sezione canottaggio, oltre al lavoro in quella di canoa. Nel 1998, sono arrivate anche le prime medaglie ai campionati italiani con due ori e un bronzo ai campionati mondiali e un oro e un argento ai campionati europei. Seguiranno anche altri titoli in Italia.
Bisogna menzionare anche il riconoscimento della “Palma di Bronzo al Merito Tecnico” da parte del Coni, uno dei più alti premi che può avere un allenatore in carriera. Tutto ciò fa capire quanto Lozza sia stato speciale, e negli ultimi giorni non poteva mancare il cordoglio da parte di molti tifosi e appassionati, ma anche delle federazioni, per un personaggio tanto importante. Ad esempio, il Comitato Regionale FICK Lombardia che ha sottolineato quanto sia stato importante l’impegno per i giovani e ha concluso: “Mancherai a tutti”.
Belle anche le parole della Federazione Italiana Canoa Kayak, che ha dedicato allo storico allenatore un messaggio per salutarlo: “Ci ha lasciato un amico, un grande tecnico ma soprattutto una persona per bene. Un abbraccio sincero a tutti coloro che lo hanno conosciuto”, hanno scritto su Facebook. Eh sì, mancherà davvero a tutti, perché è stato in grado di fare davvero grandi cose.
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