La Superlega ha dichiarato in via ufficiale il progetto a cui si sta lavorando da tempo: saranno coinvolte ben 64 squadre tra le migliori d’Europa
Per quanto riguarda la Superlega si continua senza sosta a lavorare al progetto a livello europeo. La volontà è infatti quella di coinvolgere ben 64 squadre, tra le più importanti sul palcoscenico del calcio attuale. E a tal proposito sono arrivate dichiarazioni ufficiali e ben precise che hanno messo in luce la volontà che continua a esserci dietro.
La Superlega è un progetto tutt’altro che archiviato. Anzi, l’intento è infatti quello di continuare e andare avanti sulla propria strada, nonostante i tanti malumori sorti, per rivoluzionare il mondo del calcio contemporaneo. Tanto che si sta organizzando ogni cosa nei minimi dettagli.
Le idee in campo sono state rivelate dallo stesso Bernd Reichart che se ne sta occupando e che per diverso tempo è rimasto in silenzio, lavorando in un certo senso dietro le quinte. Saranno ben 64 le squadre coinvolte e saranno ovviamente le migliori d’Europa. Queste le sue parole.
Reichart parla in via ufficiale della Superlega: format a 64 squadre
Bernd Reichart, CEO di ‘A22 Sports’ società che cura gli interessi della Superlega, ha parlato in via ufficiale e ha dichiarato: “Proporremo ai club di concordare un indice trasparente e oggettivo basato esclusivamente su parametri di prestazione. In queste rientreranno 64 squadre, ovvero quelle che compongono la classifica dei migliori club d’Europa in base al loro rendimento nazionale ed europeo. E poi li assegneremmo a questi tre campionati prima di garantire anche l’accesso tramite i campionati nazionali alla competizione in corso”.
“Vogliamo fare un’offerta – ha aggiunto il CEO – con un consenso così ampio che il maggior numero possibile di squadre con ambizioni europee possano riflettersi nel nostro modello, e non vogliamo dividere la famiglia del calcio in due blocchi. Non avrebbe quindi senso convivere con la UEFA”.
I premi saranno decisamente ricchi, visto che si parla di 4,6 miliardi di euro: “La modalità che proponiamo offrirà partite molto più attraenti con una posta in gioco di altissimo livello. La prestazione sportiva è un caposaldo importante, richiesto anche dai tifosi. Allo stesso tempo, dovrebbe essere una competizione europea diversificata, in cui soprattutto i grandi club tradizionali che hanno vinto la Coppa dei Campioni in passato ma che rischiano di perdere nei mercati televisivi più piccoli abbiano la possibilità di rafforzarsi nuovamente”, ha concluso.