Nonostante la buona stagione sono in molti a volere vedere un cambio sulla panchina bianconera: parte della tifoseria è impaziente
Come ogni anno la situazione non cambia. La tifoseria della Juventus è spaccata in due tra gli “allegriani” e coloro che vorrebbero invece un avvicendamento in panchina del tecnico toscano. Si tratta di due vere e proprie fazioni che fanno valere le proprie idee per cercare di portare avanti la propria tesi. E, come spesso capita, forse, la verità sta nel mezzo.
Da un lato, i sostenitori dell’allenatore, sottolineano, giustamente, come, dopo aver dovuto affrontare una situazione societaria ai limiti dell’immaginabile praticamente da solo nella passata stagione, ha accettato le linee del club che praticamente ha imposto un blocco del mercato in estate e la richiesta di puntare sui giovani. Max non solo lo ha fatto, ma a livello di risultati è incontestabile: secondo posto con media punti altissima e semifinale di Coppa Italia. Certo il sogno scudetto è svanito, ma forse, vedendo i valori rispetto all’Inter, sarebbe stata pura utopia.
Dall’altro coloro che sono sostenitori dell’ormai ridondante #AllegriOut evidenziano come la Juventus abbia grandissime difficoltà ad imporre il proprio gioco e a creare occasioni nonostante un reparto offensivo di tutto rispetto. E questo viene imputato all’allenatore, colpevole di non dare un’impronta alla squadra, nonostante sia di gran lunga il tecnico più pagato della Serie A.
Ma la vera e propria notizia è che queste due fazioni, con ogni probabilità, non si limitino ad esserci solamente tra i tifosi. Anche all’interno del club ci sarebbe chi vorrebbe continuare con Allegri e chi invece spingerebbe per cambiare. Questo non dipenderebbe esclusivamente per motivi tecnici, ma quasi più politici.
A sostenere questa tesi è Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, che a Pressing ha espresso il suo parere, comunicando che, secondo alcune indiscrezioni, all’interno della Juventus si voglia tagliare gli “agnelliani”, di dare un taglio con il passato al quale ovviamente Allegri è legato. “C’è chi spinge per fare una pulizia e cambiare per ripartire in maniera diversa quindi questa tendenza potrebbe portare ad un mancato rinnovo e il mancato rinnovo significherebbe che a giugno Allegri saluti la compagnia. Scelta più di politica interna che tecnica? Secondo me sì”.
Di certo il nodo allenatore dovrà essere sciolto al più presto anche per iniziare la programmazione della prossima stagione che con ogni probabilità vedrà la Juventus tornare in Champions League.
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